La Banca centrale europea ha scelto la linea dura per fronteggiare l’inflazione alzando i tassi di interesse di 0,75 punti. Il tasso principale sale quindi all’1,25%. Nelle prossime riunioni si prevedono ulteriori rialzi dei tassi perché, secondo la presidente Christine Lagarde, l’Europa è ancora lontana dall’obiettivo. Chiusura in leggero rialzo per le Borse europee, per nulla spiazzate dalla decisione della Banca centrale europea. Piazza Affari ha chiuso in aumento dello 0,88%, spinta dalle banche. In calo lo spread tra Btp e Bund tedeschi, pari a 224, mentre volano i rendimenti a due anni.
Intanto si fa difficile la strada verso il ‘price cap’ sul gas. Ci sono tre punti, tra i cinque sul tavolo dei ministri dell’Energia dell’Unione Europea, sui quali al momento c’è “un’ampia convergenza”, ma tra questi non c’è il tetto al prezzo del gas. Su questo punto ogni decisione slitta a ottobre. Il gas ha intanto chiuso la seduta ad Amsterdam a 221 euro/Mwh dopo un tonfo a 193. Il governo italiano, intanto, punta a ottenere un tesoretto di 12 o 13 miliardi per il nuovo ‘decreto aiuti’.
Vincenzo Murgolo