
Come preannunciato appena il presidente Usa, Donald Trump, ha lasciato la regione, Israele ha fatto scattare ieri notte l’operazione “Carri di Gedeone” per conquistare Gaza e avvertire Hamas. Sono almeno 115 i palestinesi uccisi a
Gaza dall’alba di ieri. Lo riferisce l’emittente al Jazeera.
I media palestinesi riferiscono che i veicoli militari blindati israeliani stanno avanzando a sud-est di Deir el-Balah, nella Striscia di Gaza centrale, sotto la protezione di un pesante fuoco di copertura. Il fuoco di artiglieria dell’Esercito israeliano (Idf) sta prendendo di mira le zone di Abu Holi, Abu al-Ajin e al-Jafarawi a est di Deir el-Balah. Forti esplosioni sono state udite inoltre nella zona al-Qarara di Khan Younis, a sud della Striscia.
L’unica possibilità per evitare l’offensiva sarebbe stata un accordo di tregua con Hamas ai negoziati in corso a Doha. Ma le trattative sono in stallo, al punto che l’inviato americano Steve Witkoff ha lasciato il Qatar.
Il titolo scelto per l’operazione e per i mezzi blindati, “i carri di Gedeone”, fa riferimento a un episodio biblico del Libro dei Giudici: Gedeone, mandato da Dio a liberare il suo popolo dalle razzie dei Midianiti, riuscì a terrorizzare e sbaragliare i nemici con solo un piccolo gruppo di soldati armati di torce e vasi di coccio. Simbolo della capacità di Dio di fare grandi cose anche con pochi mezzi. Anche se non è il caso di Israele, che di mezzi ne dispone eccome.
Stefania Losito