Quasi l’85% dei ragazzi tra gli 11 e i 19 anni dispone di un profilo su un social network. La percentuale, nella fascia 17-19 anni, supera il 97%. Le ragazze hanno attivato più frequentemente dei ragazzi un profilo social (rispettivamente 86,4% contro 83,4%). Su base territoriale, i residenti nel Mezzogiorno risultano più predisposti da questo punto di vista (88,5% contro 84,9% del Centro, l’82,7% del Nord-ovest e l’81,2% del Nord-est). Gli stranieri evidenziano, a loro volta, una percentuale più bassa e ancora più contenuta tra i ragazzi cinesi (69%).
E’ quanto emerge dal report Istat ‘Bambini e ragazzi 2023’, pubblicato oggi. Per queste generazioni anche le relazioni con gli amici passano attraverso Internet.
I giovani meridionali hanno un’intensità di relazioni, sia dirette sia indirette (rispettivamente 75,2% di ragazzi che vedono gli amici almeno una volta a settimana e 51,4% di giovanissimi quotidianamente connessi con gli amici),
leggermente superiore alla media nazionale (72,6% e 48,7%). Attraverso Internet si amplia anche la rete relazionale dei
ragazzi. Il 46% dei giovanissimi tra 11 e 19 anni afferma che Internet ha consentito loro di fare nuove amicizie e quasi il
14% di coloro che hanno un ragazzo o una ragazza ha avuto modo di conoscere il partner grazie a Internet.
L’8,4% dei giovanissimi dice di essere continuamente online o al telefono con gli amici (chat, chiamate, videochiamate, ecc.). Il 40,3% dichiara di essere online o al telefono con amici più volte al giorno. La quota di “connessi” cresce con l’aumentare dell’età. Risultano evidenti le differenze di genere: le ragazze sono più “connesse” digitalmente dei ragazzi; tra le femmine la quota di chi è in contatto online continuamente o più volte al giorno con amici/amiche è del 54,6%, oltre 10 punti percentuali in più rispetto ai coetanei maschi (43,2%). Lo studio rileva anche notevoli differenze per cittadinanza: gli italiani connessi continuamente o più volte al giorno sono il 50,2% mentre tra gli stranieri la quota resta al di sotto del 35%. Anche in questo caso sono soprattutto i cinesi a mantenere bassa la percentuale. Per questa collettività, infatti, la quota di chi è quotidianamente connesso con gli amici scende al 24%.Stefania Losito