Cronaca di un fallimento annunciato. così il leader della Lega, Matteo Salvini, sull’azione del Governo in tema di migranti e ius soli (cioè il diritto a ottenere la cittadinanza per il solo fatto di essere nati in un territorio, a prescindere dalla cittadinanza dei genitori, ndr). La polemica a distanza tra Matteo Salvini e Luciana Lamorgese prosegue. “Lamorgese sostiene
che il sottoscritto ‘non capisce’, ma temo che a non afferrare la gravità della situazione sia invece lei”, scrive Salvini ricordando che “dall’inizio dell’anno a ieri abbiamo contato 31.853 arrivi, contro i 14.935 dello stesso periodo di un anno fa e i 4.120 del 2019 (con la Lega al ministero)”. Salvini si dice “pronto a discutere di tutto con il Ministro e
con il presidente del Consiglio – sottolineando anche l’assurdità dei controlli per i minorenni che vanno a Gardaland
o per i ragazzi in pizzeria, mentre sbarcano (e spesso poi scappano) migliaia di clandestini non vaccinati ne’ controllati – consapevole che ora anche per il Viminale l’emergenza migranti c’è. Meglio tardi che mai”.
La polemica con la titolare del viminale è nata dopo che il presidente del Coni, Giovanni Malagò, aveva proposto lo ius soli per gli sportivi, all’indomani delle Olimpiadi. “Quando vediamo questi ragazzi delle Olimpiadi che hanno onorato il nostro Paese viene da pensare che le parole di Malagò abbiano un senso – aveva detto Lamorgese – La politica dovrà fare i suoi riscontri e spero si arrivi a una sintesi. Questi ragazzi devono sentirsi parte integrante della società”.
La vicepresidente del Senato, Paola Taverna, in un’intervista a La Repubblica, ha spiegato che “è un argomento ogni tanto usato in maniera pretestuosa e credo che nell’attuale situazione politica ci siano altre priorità. C’è un lavoro enorme che ci aspetta per la lotta alla pandemia e per sostenere la ripresa”.
Stefania Losito