Come annunciato, la Banca centrale europea alza i tassi di mezzo punto al 3,50%. “L’inflazione dovrebbe rimanere troppo elevata per un periodo di tempo troppo prolungato. Il Consiglio direttivo è pronto a intervenire ove necessario per preservare la stabilità finanziaria e dei prezzi nell’area dell’euro”, si legge seccamente nel comunicato. Borse in rosso dopo l’annuncio: Milano a -0,5%, Wall Street apre negativa a -0,69%.
Ma, dopo aver frenato in apertura, Milano sale dello 0,7%, Parigi dell’1,2%, Londra dello 0,6% e Francoforte dello 0,3%.
Le banche continuano a far paura: il rimbalzo del Credit Suisse, dopo la linea di credito di 50 miliardi di franchi svizzeri della Snb, si assottiglia al 16% mentre a Wall Street First Republic crolla del 31% dopo aver detto di avere all’esame
una serie di opzioni strategiche, tra cui la vendita. Sul Vecchio Continente il rialzo dell’indice Stoxx del comparto
bancario si è azzerato. I rendimenti dei titoli di stato sono in leggero rialzo mentre gli investitori cercano di interpretare la dinamica futura della stretta monetaria della Bce. Lo spread Btp-Bund si mantiene a 192 punti, in calo di sei punti rispetto a ieri. L’euro è poco mosso a ridosso della soglia di 1,06 sul dollaro.
Dall’Italia arrivano le critiche del ministro degli Esteri Tajani: “La Bce non si sta muovendo nella giusta direzione”, commenta.”Abbiamo dimostrato in passato” che la Bce può “dimostrare creatività se ci fosse una crisi di liquidità, ma non la vediamo attualmente”, ha detto la presidente della Bce Christine Lagarde al termine della riunione del board. La presidente ha ribadito che le banche dell’eurozona sono molto più forti, grazie alle regole di Basilea 3, ai nuovi requisiti di capitale, “il settore è molto molto più forte del 2008”. Ma “abbiamo gli strumenti disponibili che siamo sempre pronti ad attivare quando e se necessario”, ha aggiunto.
Il vicepresidente de Guindos avverte che alcune banche dell’Eurozona potrebbero essere vulnerabili al rialzo dei tassi. e sull’esposizione delle banche europee a Credit Suisse è “limitata e non c’è concentrazione”: ha detto il numero due della Bce. In ogni caso, ha spiegato, “abbiamo gli strumenti per fornire liquidità nel caso servissero”.
Stefania Losito