Sul potenziamento degli asili nido e delle scuole dell’infanzia previsto dal Pnrr, la Corte dei Conti ha accertato “il mancato rispetto dell’obiettivo intermedio nazionale sulla selezione degli interventi da ammettere a finanziamento (scaduto il 31 marzo 2022), evidenziando il rischio che il ritardo pregiudichi l’obiettivo intermedio europeo di aggiudicazione dei lavori, da raggiungersi entro il secondo trimestre 2023”.
Intanto l’Ue ha dato l’ok alla modifica del Pnrr del Lussemburgo richiesta a fronte delle minori sovvenzioni Ue, passate da 93,4 milioni di euro a 82,7 milioni, dopo l’aggiornamento basato sull’andamento dell’economia. Berlino ha invece chiesto di posticipare la data per il completamento di alcuni progetti.
Verificare se e quanti obiettivi rischiano di non essere raggiunti al 31 dicembre è la ragione per cui venerdi mattina si terrà la cabina di regia sul Pnrr convocata e coordinata dal ministro degli Affari Europei Raffaele Fitto.
In quell’appuntamento, al termine della ricognizione svolta in queste settimane con i ministeri e gli altri enti coinvolti,
si farà il punto sul piano in vista delle scadenze di fine anno. Solo se emergeranno obiettivi a rischio, a quanto si apprende da fonti vicine al dossier, il governo procederà a stretto giro al varo di un decreto legge con le misure necessarie per consentire di raggiungerli. Altrimenti, il provvedimento è previsto per gennaio.
Sulla modifica della governance, spiegano le stesse fonti, non e’ ancora stata presa una decisione.
Stefania Losito