Critiche a tetto contanti, pagamenti elettronici, abolizione del Reddito di cittadinanza e Flat tax
Bankitalia boccia alcune delle misure più importante della Legge di Bilancio 2023 e lo fa con il capo del servizio struttura economica, Fabrizio Balassone, in audizione alla Camera proprio sulla Manovra.
Abolizione del Reddito di cittadinanza, aumento del tetto al contante, pagamenti elettronici e flat tax i punti criticati.
Senza il Reddito di cittadinanza, secondo i calcoli dell’Inps, nel 2020 ci sarebbero stati un milione di individui poveri in più, ha detto Balassone.
Sul contante ha sottolineato come anche questo ha dei costi, legati alla sicurezza (furti, trasporto valori, assicurazione). “Nostre stime relative al 2016 indicano che, per gli esercenti, il costo del contante in percentuale dell’importo della transazione è superiore a quello delle carte di debito e credito”.
“Come già ricordato in passato – ha spiegato Balassone – i limiti all’uso del contante, pur non fornendo un impedimento assoluto alla realizzazione di condotte illecite, rappresentano un ostacolo per diverse forme di criminalità ed evasione”.
Secondo Bankitalia c’è inoltre evidenza che l’uso dei pagamenti elettronici, permettendo il tracciamento delle transazioni, ridurrebbe l’evasione fiscale. Le sanzioni amministrative in caso di rifiuto dei fornitori privati di accettare pagamenti elettronici era inclusa tra i traguardi del Piano nazionale di ripresa e resilienza relativi al primo semestre di quest’anno, ha aggiunto Balassone.
La Banca d’Italia ha anche notato una discrepanza di trattamento tributario tra dipendenti e autonomi, e un accrescimento tra sottoposti a regime forfettario e quelli esclusi. “In un periodo di inflazione elevata – ha detto Balassone – la coesistenza di un regime a tassa piatta e uno soggetto a progressività come l’Irpef comporta un’ulteriore penalizzazione per chi soggetto a quest’ultimo. La sussistenza di regimi fiscali eccessivamente differenziati tra differenti tipologie di lavoratori pone anche un rilevante tema di equità orizzontale, con il rischio di trattare in modo ingiustificatamente dissimile individui con la stessa capacità contributiva”.
Secondo Bankitalia, quindi, la Flat tax così come proposta comporta una penalizzazione per i dipendenti sottoposti a Irpef, in quanto gli eventuali adeguamenti delle retribuzioni alla maggiore inflazione comporteranno una quota più ampia di reddito assoggettata ad aliquota marginale più elevata, cui invece i contribuenti del regime forfettario non sono sottoposti.
Gianvito Magistà