
L’invito è di ridimensionare le aspettative: non serve sapere tutto ma essere lucidi
Per più di 6 maturandi su 10 l’esame sta scatenando un cocktail di emozioni negative, che trovano soprattutto nello smartphone la valvola principale di sfogo. Secondo Giuseppe Lavenia, psicologo e presidente dell’Associazione Di.Te., “l’esame oggi viene vissuto come uno spartiacque identitario più che scolastico: non fa solo paura, mette in discussione il senso del proprio valore”.
Il livello di ansia è giudicato elevatissimo dal 33,9% delle ragazze e dal 29,6% dei ragazzi. Anche sul fronte stress da
esame, il 17,5% maschi e solo il 7,5% delle donne denunciano l’assoluta assenza di pressione percepita.
Al tempo stesso aumenta significativamente il tempo speso sui dispositivi elettronici che in questo periodo è più marcato tra i maschi (64,1%) che tra le femmine (38,8%).
Ecco i consigli dello psicologo per affrontare al meglio gli esami: innanzitutto non bisogna considerare l’ansia come un
avversario da combattere. Al contrario, se riconosciuta e accolta, può diventare una preziosa alleata poiché aiuta a
mantenere alta “la guardia”. Studiare all’ultimo non fa rima con efficienza. Nelle ore che precedono la prova, il cervello ha bisogno di decomprimere, non di assimilare nuove informazioni. Meglio dedicare un po’ di tempo al relax, uscendo a fare due passi o ascoltando musica rilassante.Per mantenere un buon equilibrio emotivo, può essere utile anche svolgere attività semplici e quotidiane: mangiare, fare una passeggiata all’aria aperta, ascoltare una canzone.
Il riposo è parte integrante della preparazione. Dormire bene favorisce la consolidazione della memoria e aiuta a restare lucidi. Al contrario, restare svegli fino a tardi per ripetere può risultare controproducente.
In presenza di sintomi fisici legati all’ansia – come tachicardia o senso di confusione – è utile ricorrere a esercizi
di respirazione. Un ritmo controllato, con inspirazione per 4 secondi, pausa di altri 4 ed espirazione per 6, aiuta il sistema nervoso a ritrovare l’equilibrio.
Il voto non definisce il valore di una persona, non è un’etichetta. Non ha il potere di determinare chi si è o quale
sarà il futuro. È una tappa, non il traguardo.
Nei momenti di tensione, è fondamentale selezionare con cura le proprie compagnie. Meglio evitare chi ripete a voce alta tutto il programma o trasmette ansia agli altri. Circondarsi di persone che trasmettono serenità sarebbe l’ideale.. Parlare con qualcuno di fiducia è un ulteriore modo per alleggerire il carico emotivo.
Un altro suggerimento pratico è quello di scegliere un piccolo oggetto “ancora” da tenere con sé durante l’esame. Infine, l’invito è di ridimensionare le aspettative: non serve dimostrare di sapere tutto ma essere lucidi.