Stati Uniti, Russia e altri cinque Paesi hanno dato vita a un maxi-scambio di prigionieri. Sono 26 in tutto le persone rilasciate. Tra loro ci sono anche Evan Gershkovich, reporter del ‘Wall Street Journal’, l’ex marine americano Paul Whelan e gli oppositori russi Vladimir Kara-Murza, Ilya Yashin, Andrei Pivovarov, Lilia Chanysheva e Ksenia Fadeeva. I cittadini americani coinvolti nello scambio sono atterrati alle 23.40 locali (le 5.40 italiane) alla base di Andrews, vicino Washington. Ad accoglierli il presidente, Joe Biden, e la vicepresidente, Kamala Harris. In Russia, intanto, il presidente Putin ha firmato alcuni decreti di grazia per i prigionieri coinvolti nello scambio.
Critico, invece, il candidato repubblicano alle elezioni presidenziali americane, Donald Trump. Sul social Truth il tycoon ha insinuato che lo scambio di prigionieri sia sfavorevole agli Stati Uniti e che siano stati pagati soldi, cosa che rappresenterebbe “un cattivo precedente per il futuro”. La circostanza è stata però esclusa dal consigliere per la Sicurezza nazionale, Jake Sullivan.
Vincenzo Murgolo