Al progetto collabora anche l’Università della Basilicata
Sconti sulla retta della mensa scolastica se si porta a scuola olio extravergine di oliva o pomodori, ma tutto coltivato e prodotto nella zona. A Caggiano, in provincia di Salerno, il Comune ha rinnovato anche per quest’anno il progetto “Mensa a metro 0 e rifiuti 0”. E c’è di più: pane e pasta vengono addirittura prodotti dalle famiglie stesse in collaborazione con alcune imprese. Un modo per insegnare a bambini e ragazzi l’importanza dell’economia circolare e del consumo responsabile.
Partito inizialmente solo con il conferimento volontario di olio da parte delle famiglie, il progetto, al quale collabora anche l’Università della Basilicata, si è evoluto e oggi coinvolge un’intera filiera locale: i bambini portano a scuola olio e pomodori prodotti a Caggiano, mentre i genitori consegnano direttamente i prodotti alle aziende di trasformazione locali (frantoi e imprese biologiche) che li lavorano con specifici numeri di lotto, così da garantire piena tracciabilità e risalire alla famiglia fornitrice.
Una volta lavorati e sottoposti ai controlli, l’olio e la passata di pomodoro tornano in mensa in bottiglie etichettate con il nome del bambino che ha donato i prodotti, a garanzia del legame diretto tra chi produce e chi consuma.
Da record anche il costo: due euro a famiglia, mentre il resto è coperto dal Comune di Caggiano. Una cifra simbolica se confrontata con la media nazionale, che oscilla tra i cinque e i sei euro a pranzo.
“La nostra mensa scolastica è un modello riconosciuto a livello nazionale, frutto di un impegno costante che unisce qualità, sostenibilità e partecipazione – spiega il sindaco, Modesto Lamattina –. Il progetto dimostra come una comunità coesa possa fare squadra per educare al rispetto dell’ambiente e alla sana alimentazione, valorizzando le eccellenze del territorio”.
Gianvito Magistà
