Le parole di Di Maio: “Giudicare i talebani dalle azioni, non dalle parole”
I Talebani devono garantire la sicurezza di chi intende lasciare l’Afghanistan dopo la loro presa di Kabul. Lo sottolineano i ministri degli Esteri del G7 nella dichiarazione finale di un video summit sulla crisi afgana convocato dalla presidenza britannica. Nella dichiarazione, diffusa dal capo del Foreign Office, Dominic Raab, i Sette si impegnano inoltre a lavorare con altri “partner” internazionali per sostenere “una soluzione politica inclusiva” per il futuro dell’Afghanistan, non senza invocare la fine delle violenze e il rispetto dei diritti umani, inclusi quelli “delle donne, dei bambini, delle minoranze”.
Il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, durante il summit ha affermato: “È fondamentale mantenere uno stretto coordinamento tra alleati per impostare una strategia condivisa nei confronti della nuova situazione a Kabul”. “L’Italia – ha proseguito- come Presidente del G20 e Paese in stretto coordinamento con il G7, ha in programma di convocare una riunione ad hoc a livello di leader per promuovere una discussione approfondita sull’Afghanistan. Il format del G20 ci consentirà di coordinare la nostra posizione con altri importanti partner: Russia, Cina, Turchia”.
Per Di Maio “bisogna giudicare i talebani dalle loro azioni, non dalle loro parole”. Poi ha riportato alcuni dati: con gli ultimi voli atterrati a Roma sono già arrivati in Italia più di 500 afghani, tra ex collaboratori e famiglie. “Il nostro piano – ha confermato Di Maio – è trasferire in Italia circa 2.500 afghani che hanno collaborato negli anni con
le istituzioni italiane”.
Michela Lopez