Aumenta il consumo di musica, aumenta così tanto che forse mai nella storia musicisti e cantanti hanno vissuto un momento più felice, eppure questo boom rischia di essere il canto del cigno per gli artisti. Sotto accusa è la pubblicazione dei brani su piattaforme come youtube esenti dal pagamento dei diritti, grazie a una norma europea che mille cantanti chiedono a Bruxelles di modificare. La lettera alla Commissione europea è stata firmata tra gli altri da Abba, David Guetta, Lady Gaga, Christina Aguilera, Bruno Mars, Carla Bruni, Duran Duran, Maroon 5, Placido Domingo, Coldplay, Ed Sheeran, Zucchero, J Ax, Anna Tatangelo, Annalisa, Biagio Antonacci, Daniele Silvestri, Fedez, Federico Zampaglione, Fiorella Mannoia, Gigi D’Alessio, Elisa, Giusy Ferreri, Eros Ramazzotti, Enrico Ruggeri, Laura Pausini, Marco Mengoni, Francesco De Gregori, Tiziano Ferro, Subsonica, Noemi, Emma, Il Volo, Piero Pelu’, Samuele Bersani.
L’iniziativa è stata resa nota dal Financial Times.
Scrivono gli artisti: “Siamo di fronte ad un momento decisivo per la musica. Il consumo sta esplodendo, i fan ascoltano musica come mai prima d’ora e i consumatori hanno oggi l’opportunità di accedere alla musica che amano sempre ed ovunque. Tuttavia il futuro è messo in pericolo da un significativo “value gap” (discriminazione remunerativa) provocata da servizi basati sul caricamento del contenuto da parte degli utenti, tipo YouTube di Google, che di fatto sottraggono valore alla comunità musicale, agli autori e agli artisti. Oggi questa situazione è una seria minaccia alla stessa sopravvivenza dei creativi, alla diversità ed alla vitalità del loro lavoro”. “I servizi di caricamento di contenuti – si legge nella lettera – approfittano delle esenzioni di responsabilità (safe
harbour) previste dalle norme europee. Queste esenzioni furono create oltre venti anni fa come garanzie per favorire lo sviluppo delle start up digitali, ma oggi sono applicate impropriamente a corporation che distribuiscono e monetizzano il nostro lavoro”.
Maurizio Angelillo