“Ho scritto ‘Nuvole’ spinto dalla voglia, fondamentalmente, di superare un’impasse, un’esperienza che e’ comune a tanti, quella del lockdown, che e’ stata difficile, una sorta di esorcismo dalla paura del buio che ci
stava attorniando”. Cosi’ Frankie hi-nrg mc, al secolo Francesco Di Gesu’, spiega il singolo che sta scuotendo forte in questi giorni la coscienza della rete.
“Io ho vissuto il primo lockdown a Cremona – prosegue nel racconto – ed e’ stata una zona nella quale si e’ vissuto in maniera pesante fin da subito e che e’ stata duramente segnata dall’esperienza della pandemia. Ripensando a quel periodo mi viene in mente il suono delle 30-40 ambulanze che sentivo sfrecciare durante il giorno e la notte, con l’impossibilita’ di uscire di casa, quella e’ l’immagine piu’ forte che ho
snocciolato in maniera piu’ o meno poetica all’interno della canzone”.
Il suo è un ritorno in attesa di un nuovo album. L’ultimo lo ha pubblicato nel 2014, quando il rap era
tutt’altra cosa rispetto ad oggi, quando lo vediamo regolarmente in cima a tutte le classifiche. “Una volta era difficile potersi affacciare in una radio – spiega in una intervista all’Agi – oggi torreggiare in vetta
alle classifiche e’ una cosa positiva, significa che c’e’ stato un passaggio epocale e di questo passaggio siamo tutti testimoni e protagonisti e dobbiamo goderne”.
“In un mondo in cui le cose tendono a smorzarsi, a sgonfiarsi – prosegue il cantante – qui invece vediamo un fenomeno che cresce, in direzioni che magari non si potevano neanche immaginare, anche solo un anno fa”. E non poteva mancare un pensiero dedicato ai protagonisti di questa nuova scena: “Mi ha impressionato lo straordinario successo istantaneo di Sfera Ebbasta con l’ultimo disco e sono contento per lui e per dj Shablo che conosco da 30 anni. Tha Supreme mi piace – dice ancora all’AGI – perche’ anche lui e’ molto eclettico nella sua scrittura, riesce ad esprimersi in tanti stili, ha una creativita’ musicale, oltreche’ lirica e letteraria, propone un racconto della realta’ assoluto, profondo e cosciente, perche’ non sono parole di un ragazzino, sono parole di una persona molto giovane che pero’ sa cosa dire e come dirlo”.
Angela Tangorra