Luca Barbarossa ha raccontato il suo nuovo album “Roma è de tutti” in diretta su Radionorba.
Si tratta di un album che racconta in romanesco la vita di tutti i giorni, un album che Luca sta portando in tour il suo album in uno spettacolo di teatro-canzone diviso in due parti. Nella prima canta “Roma è de tutti” come fosse un musical, intervallando le varie canzoni con una narrazione del tema che affronta, supportato da immagini che raccontano anche i posti della sua città. La seconda parte dello spettacolo è dedicata ai suoi successi storici, da “via Margutta”, che come dice lui “Roma la racconta e te la fa vedere” a “portami a ballare” con cui vinse il festival di Sanremo nel 1992.
“Roma fa da teatro – dice Luca – alle storie raccontate nel disco e che potrebbero accadere ovunque”. Spazio dunque alla storia di un detenuto che si toglie la vita e riesce ad evadere con l’amore e l’immaginazione, c’è la storia di ordinario razzismo che può accadere ovunque. Sono storie che parlano il romano di oggi come denominatore comune.
Del disco fa parte la canzone “Pennica” che racconta le istruzioni del riposino pomeridiano che, dice Luca “va rubato”. “Io qui riporto le istruzioni di mio nonno per il riposino del pomeriggio. Va rubato perché non puoi mettere il pigiama, andare a letto ma devi rubare quei dieci venti minuti sul divano. I vecchi ci hanno insegnato che così si campa meglio e di più!”.
Luca è molto orgoglioso anche del brano che parla della moto: “Da vero motociclista e coatto, sono contento di questa canzone che è un vero delirio e che racconta quello che succede nel traffico di Roma. Noi abbiamo un traffico abbastanza schizzato e io canto anche questa situazione!”.
Angela Tangorra