Molluschi, crostacei e baccalà sono i preferiti, poi alici, vongole, anguille e capitoni
Nei menu della vigilia di Natale 8 italiani su dieci (78%) sceglieranno il pesce, a conferma di una tradizione molto radicata in Italia. È quanto emerge da una indagine Coldiretti/Ixe’, dalla quale si evidenzia che anche per le feste si conferma la ripresa degli acquisti fatta registrare nei primi nove mesi dell’anno, con un aumento – secondo Ismea – in volume del 5,4% per i prodotti ittici freschi. Se un 36% di cittadini servirà soltanto piatti a base di pesce nel rispetto dei precetti religiosi, un altro 42% li “contaminerà” con altre pietanza a base di carne, la quale sarà protagonista assoluta in un 20% di tavole. Una ridotta minoranza del 4% sceglierà, invece, piatti vegetariani o vegani.
“Molluschi, crostacei, baccalà e spigole e orate di grandi dimensione restano i protagonisti con una spesa complessiva che supererà i 500 milioni di euro”, dice Coldiretti.
Sulle tavole per le feste è forte la presenza del pesce nazionale a partire da alici, vongole, sogliole, triglie, anguilla, capitone e seppie ma – sottolinea Coldiretti Impresa pesca – il 65% degli italiani assaggerà il salmone arrivato dall’estero, appena il 9% si permetterà le ostriche e il 5% il caviale spesso di produzione nazionale che viene anche esportata.
Angela Tangorra