Niccolò Fabi ha presentato il suo ultimo album “Tradizione e tradimento” in diretta su Radionorba.
Con Marco e Claudia ha ripercorso la sua carriera pensando a quando ventitrè anni fa arrivò per la prima volta nei nostri studi prima che uscisse il disco.
Niccolò spiega il titolo “Tradizione e tradimento” così: “Sono due termini che sintetizzano un conflitto, mandano un po’ in corto circuito perchè sono all’opposto. Tradimento in questo caso ha una accezione positiva perchè significa lasciare quello che è stato e cercare un avanzamento verso il futuro”.
“Io sono l’altro” è il primo singolo del disco. Come possiamo calarci oggi nei panni dell’altro? Dice Niccolò: E’ difficile oggi avere empatia e sensibilità, a volte l’altro può fare paura ma possono anche essere quelli che ci salvano la vita.”
Il cantautore di oggi come si confronta con l’attualità? “E’ difficile ma il cantautore si confronta grazie alla sensibilità e alla poesia. Essendo un ipersensibile e un emotivo come ogni cantautore vengo ferito e colpito più degli altri, nessun cantautore scriverebbe se non è addolorato”.
Con gli amici di sempre Niccolò ha condiviso una bella fetta della sua vita: “Ci ritrovavamo nello stesso posto e con me c’era tutta gente in attesa della buona occasione: io, Rocco Papaleo, Daniele Silvestri, Favino, Max Gazzè… siamo cresciuti insieme e bene perchè quando hai gente brava intorno è chiaro che cresci bene!”.
Niccolò sarà in tour con “Tradizione e tradimento”: l’8 dicembre sarà a Pescara, il 10 a Cosenza, il 21 gennaio a Napoli e il 22 a Bari.
Angela Tangorra