“Non abbiamo bisogno di un lockdown per i non vaccinati”. E’ il commento, che tenta di spegnere le polemiche, di Walter Ricciardi, consulente del ministro della Salute Roberto Speranza, durante un’intervista in una radio. “L’Austria ha fatto questa scelta drammatica perché era in ritardo con le coperture vaccinali”, ha aggiungo dicendo che in Austria ha “tassi di incidenza dieci volte superiore ai nostri”. Per Ricciardi, inoltre, “il nostro governo ha preso decisioni tempestive, anche se non ci mettono completamente al sicuro. Ci sono troppe persone non vaccinate, si parla di sette milioni di italiani”. Ricciardi risponde al pressing di regioni e partiti sull’applicazione del modello Austria, cioè del lockdown per i non vaccinati. Lo stesso governo, ieri, aveva risposto che “ad oggi non sono necessarie ulteriori restrizioni, basta far rispettare le regole esistenti”. Tuttavia se la situazione “in alcune regioni dovesse aggravarsi, fino ad arrivare alla zona arancione, è evidente che il prezzo delle eventuali chiusure non lo possano e non lo debbano pagare i vaccinati”. A scriverlo sui social è stato il sottosegretario all’Interno, Carlo Sibilia. Da Palazzo Chigi è confermato, dunque, che al momento “non è allo studio nessuna stretta sul modello austriaco” perche’ i dati del contagio in Italia non sono paragonabili a quelli dell’Austria.
Intanto in Germania sempre più Lander escludono i non vaccinati da ristoranti, bar locali ed eventi culturali. Il cosiddetto modello 2G (il green pass limitato ai vaccinati ed ai guariti, escludendo i tamponi) si sta estendendo a macchia d’olio alla luce dei numeri della pandemia, che anche ieri hanno registrato una impennata con 40.144 nuovi casi positivi.
Stefania Losito