Gli atleti impegnati nei Giochi paralimpici, inaugurati ieri a Tokyo, sono testimoni di speranza e coraggio. Lo ha dichiarato Papa Francesco al termine dell’udienza generale. “Sono la prova”, ha sottolineato il Pontefice, “di come l’impegno sportivo aiuti a superare difficoltà apparentemente insormontabili”.
Durante l’udienza Papa Bergoglio ha poi puntato il dito contro l’ipocrisia che spesso regna nella Chiesa. “Non dovremmo mai dimenticare”, ha sottolineato, “le parole del Signore: ‘Sia il vostro parlare sì sì, no no, il più viene dal maligno’. Agire altrimenti della verità significa mettere a repentaglio l’unità nella Chiesa, quella per la quale il Signore stesso ha pregato”. “L’ipocrita”, ha aggiunto, “è una persona che finge, lusinga e trae in inganno perché vive con una maschera sul volto e non ha il coraggio di confrontarsi con la verità. Per questo non è capace di amare veramente”.
Il Papa ha poi salutato alcuni fedeli provenienti da Montegallo, in provincia di Ascoli Piceno, una delle zone colpite dal terremoto del 24 agosto 2016. “Con l’aiuto delle istituzioni”, ha sottolineato, “è necessario dare prova di rinascita senza lasciarsi abbattere dalla sfiducia”.
Vincenzo Murgolo