Rinnovata per altri 45 giorni la custodia cautelare in carcere di Patrick Zaki, lo studente egiziano dell’università di Bologna detenuto nel suo Paese d’origine da oltre un anno e mezzo con l’accusa di propaganda sovversiva su Internet. A darne notizia è stata Hoda Nasrallah, la sua legale.
In alcuni messaggi la legale ha lasciato intendere di essere riuscita a farsi dare dai cancellieri della Procura la notifica dell’esito dell’udienza svoltasi ieri prima della chiusura degli uffici. Secondo la pagina Facebook ‘Patrick libero’, curata da attivisti che si battono per la scarcerazione di Zaki, Patrick “ha partecipato alla sessione e gli è stato permesso di parlare con il giudice e di difendersi”. Il ragazzo, a quanto si è appreso, “ha fatto appello alle ragioni della sua detenzione, affermando che la sua prigionia non ha nessuna base e non c’è nessuna ragione per cui debba stare dietro le sbarre”.
Già in mattinata Hoda Nasrallah aveva paventato il rischio di un possibile rinnovo della custodia cautelare in carcere per Zaki, lamentando lentezze burocratiche al Cairo. In caso di processo, secondo Amnesty International, lo studente rischia fino a 25 anni di carcere.
Vincenzo Murgolo