Sarebbero 55 le persone che, a Foggia, avrebbero percepito indebitamente il reddito di cittadinanza. La Guardia di Finanza ha accertato che l’importo sottratto illecitamente all’Inps ammonta a circa 530 mila euro. Nello specifico i militari hanno verificato che in 30 casi il richiedente non aveva comunicato di essere stato sottoposto ad una misura cautelare o non aveva segnalato la presenza nella propria famiglia di un componente raggiunto dalla medesima misura. Tra questi, le cui indebite percezioni ammontano a circa 250 mila euro, c’è anche un componente di spicco della mafia garganica. In un altro caso, un pregiudicato aveva regolarmente presentato domanda per percepire il reddito di cittadinanza presso un Caf pur trovandosi in carcere. Per gli altri 25 indagati, nella richiesta del beneficio sarebbero state fornite false informazioni relative alla composizione del nucleo familiare, ai redditi percepiti o alla posizione lavorativa. Tra questi, un collaboratore domestico che, dopo aver denunciato il proprio datore di lavoro per non aver provveduto a regolarizzare la propria posizione contributiva e assicurativa, è risultato percepire il sussidio o, ancora, il caso di un cameriere che lavorava “in nero” in un ristorante di Cerignola ma percepiva contemporaneamente il sostegno economico. Tutte le posizioni illecite emerse dalle indagini sono state segnalate all’Inps per la revoca e il recupero del contributo economico non dovuto.
Stefania Losito