
“Poco prima del passaggio dei ciclisti del Giro d’Italia, personale impiegato nei servizi, avendo ricevuto segnalazione di un certo fermento da parte di alcuni cittadini per l’esposizione di una bandiera palestinese sul balcone del sesto piano di una palazzina, ha interloquito con il proprietario dell’appartamento, invitandolo a valutare l’opportunità di rimuovere il vessillo. L’uomo, spontaneamente, ha ripiegato la bandiera, comprendendo la situazione. Non vi è stato alcun ordine formale da parte degli operatori di Polizia nei confronti del proprietario dell’appartamento, che peraltro non è stato formalmente identificato”. Lo spiega in una nota la questura di Bari intervenendo dopo le polemiche politiche nate a seguito di “un post apparso nella serata di ieri, su una pagina Facebook, in cui un familiare, al momento dei fatti all’estero, stigmatizzava un episodio avvenuto nel pomeriggio di ieri a Putignano (Bari), allorché il proprio genitore avrebbe tolto dal balcone di casa una bandiera palestinese”. “L’uomo – continua la Questura – non ha manifestato particolare contrarietà per quanto accaduto, dispiaciuto per l’evento ha confermato di non aver subito alcuna imposizione”. “A conferma del generale atteggiamento tenuto dalle forze di Polizia, si precisa – conclude la questura – che nel corso della stessa giornata, in occasione della partenza del giro da Alberobello, un gruppo di appartenenti a movimenti pacifisti ha liberamente esposto striscioni contro il genocidio a Gaza e bandiere della pace e palestinesi nel pieno rispetto della libertà di manifestazione del pensiero, coniugata con la sicurezza dell’evento”.
Michela Lopez