
La Puglia rischia un’emergenza idrica senza precedenti. A lanciare l’allarme è Coldiretti Puglia, in occasione della Giornata mondiale dell’acqua. L’analisi si basa sul monitoraggio delle dighe della Capitanata, dove risultano esserci 80 milioni di metri cubi, 110 in meno rispetto a un anno fa, con un crollo dei volumi pari al 57%. Secondo il report dell’associazione degli agricoltori, in questa annata idrologica, iniziata a dicembre, “gli invasi del Tavoliere, già in grave sofferenza, hanno complessivamente raccolto circa 47 milioni di metri cubi d’acqua, quando l’anno scorso oltre 100 miliardi di litri in più non furono sufficienti a irrigare i campi
nell’estate più calda della storia”.
“Se lo scenario”, avverte ancora Coldiretti, “non muterà drasticamente con l’arrivo di piogge tali da riempire in maniera più decisiva gli invasi, non ci sarà acqua per irrigare i campi nell’estate 2025 e certamente si avranno ripercussioni gravi anche sul potabile”. Gli agricoltori, dunque, temono di “vivere una nuova emergenza, peggiore di quella dello scorso anno con danni per oltre un miliardo di euro nelle campagne pugliesi”. Coldiretti rileva anche come oggi l’acqua piovana vada a finire “nei 230mila chilometri di canali lungo il Paese e poi nel mare”. Per questo, insieme all’Associazione nazionale delle bonifiche (Anbi), Coldiretti ha elaborato un progetto per la realizzazione di un sistema di bacini di accumulo che “consentirebbe di garantire riserve idriche nei periodi di siccità ma anche di limitare l’impatto sul terreno di piogge e acquazzoni sempre più violenti che accentuano la tendenza allo scorrimento dell’acqua nei canali asciutti”.
Vincenzo Murgolo