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Quirinale minuto per minuto, conclusa la sesta votazione. Nuova fumata nera, settimo scrutinio domani alle 9.30

Ore 21.08: TERMINATO IL CONTEGGIO DEI VOTI DEL SESTO SCRUTINIO PER ELEGGERE IL NUOVO PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA. GLI ASTENUTI SONO STATI 445, MENTRE IL CENTROSINISTRA HA SCELTO L’ASTENSIONE. NESSUNO HA RAGGIUNTO IL QUORUM DEI 505 VOTI NECESSARI PER L’ELEZIONE. SONO STATI 336 I VOTI OTTENUTI DAL CAPO DELLO STATO USCENTE, SERGIO MATTARELLA. A SEGUIRE NINO DI MATTEO, MAGISTRATO ANTIMAFIA VOTATO DAL GRUPPO ‘ALTERNATIVA’ E DAL GRUPPO MISTO, CON 41 PREFERENZE, PIERFERDINANDO CASINI CON NOVE, LUIGI MANCONI CON OTTO, MARIO DRAGHI E MARTA CARTABIA CON CINQUE, ELISABETTA BELLONI CON QUATTRO, GIULIANO AMATO CON TRE ED ELISABETTA CASELLATI CON DUE. 106 LE SCHEDE BIANCHE, 4 LE NULLE, 9 I VOTI DISPERSI. LA PROSSIMA VOTAZIONE È CONVOCATA PER DOMANI MATTINA ALLE 9.30

Ore 20.51: è terminato lo spoglio del sesto scrutinio ed è in corso il conteggio dei voti. Nessun candidato ha raggiunto il quorum dei 505 voti necessari per l’elezione. La prossima votazione si terrà domani mattina a partire dalle 9.30

Ore 20.45: Matteo Renzi, leader di Italia Viva, frena su una possibile nomina di Elisabetta Belloni alla presidenza della Repubblica. “Si tratta”, ha spiegato, “di una straordinaria professionista, un’amica. Ma in una democrazia compiuta, nel 2022, il capo dei servizi segreti in carica non diventa presidente della Repubblica, se non lasciando tutti gli incarichi e candidandosi davanti a tutti i cittadini”. Oltre al nome di Elisabetta Belloni, in queste ore, è spuntato quello di Marta Cartabia, attualmente ministro della Giustizia

Ore 20.19: si è conclusa la sesta votazione. Al via lo spoglio, effettuato dal presidente della Camera, Roberto Fico. Accanto a lui la presidente del Senato, Elisabetta Casellati

Ore 20.09: la possibilità di eleggere una donna alla presidenza della Repubblica non è esclusa nemmeno dal leader del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, che nelle scorse ore ha incontrato il leader della Lega, Matteo Salvini, e il segretario del Partito Democratico, Enrico Letta. “Ho l’impressione”, ha dichiarato l’ex premier, “che ci sia la sensibilità di Salvini, e spero di tutto il Parlamento, per la possibilità di una presidente donna. Il Movimento 5 Stelle lo ha sempre detto”.

Ore 20.04: dopo una breve pausa è ripresa la votazione con la prima chiama dei delegati regionali

Ore 19.52: “Sto lavorando perché ci sia un presidente donna, una donna in gamba. Non faccio nomi né cognomi”. Lo ha dichiarato il leader della Lega, Matteo Salvini. Alla domanda su una possibile convergenza su Elisabetta Belloni il segretario del Carroccio ha risposto in maniera secca: “Non faccio nomi e cognomi, qualunque nome abbia fatto nei giorni scorsi aveva un no a priori perché se lo dice Salvini allora non va bene”. “Mi auguro, ha concluso Salvini, “che domani il Parlamento dia dimostrazione di lucidità, concretezza e rapidità”.

Ore 19.27: “Non credo che la nostra Repubblica preveda che per l’elezione del Capo dello Stato serva un accordo sul governo e sarei molto stupito se Draghi lo facesse. D’altra parte, se la maggioranza lo vuole eleggere, noi siamo ininfluenti”. Lo ha dichiarato Ignazio La Russa, vicepresidente del Senato ed esponente di Fratelli d’Italia

Ore 19.13: per il segretario del Partito Democratico, Enrico Letta, l’incontro pomeridiano con il leader della Lega, Matteo Salvini, è stato positivo. “Non so se domani è il giorno buono”, ha ammesso, “Cerchiamo di essere il più rapidi ed efficienti possibili”. Per Letta “è importante che dentro la maggioranza che sostiene il governo si trovi un’intesa che possa essere anche più larga”.

Ore 18.22: il segretario della Lega, Matteo Salvini, ha incontrato il presidente del Consiglio, Mario Draghi. I due sono stati visti uscire a pochi minuti di distanza l’uno dall’altro dallo stesso palazzo, nei pressi di via Veneto

Ore 18.14: è in corso alla Camera un incontro tra il leader della Lega, Matteo Salvini, quello del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, e il segretario del Partito Democratico, Enrico Letta

Ore 18.06: è terminata la votazione dei senatori. Ora tocca ai deputati

Ore 17.45: “Abbiamo aperto una trattativa con il centrosinistra, vediamo”, ha detto ai giornalisti Anna Maria Bernini, capogruppo di Forza Italia al Senato. Il partito di Berlusconi, così come gli altri del centrodestra, si astiene al sesto scrutinio

Ore 17.24: per Giovanni Toti, presidente della Regione Liguria, l’auspicio è che entro questa sera si possa individuare un nome condiviso e che domani si possa chiudere la partita del Quirinale. “Mattarella”, ha spiegato il governatore ligure, “non è in campo, con grande onestà ha detto tante volte che non è interessato e lo riterrebbe sbagliato”.

Ore 17.06: al via il sesto scrutinio per l’elezione del presidente della Repubblica. Il quorum per l’elezione resta fissato a 505 voti. Il centrodestra ha annunciato l’astensione, mentre Partito Democratico, Movimento 5 Stelle e Liberi e Uguali voteranno scheda bianca

Ore 16.56: anche Partito Democratico e Liberi e Uguali hanno annunciato che voteranno scheda bianca al sesto scrutinio. La stessa decisione, pochi minuti prima, era stata annunciata anche da Italia Viva e Movimento 5 Stelle

Ore 16.51: il centrodestra ha annunciato che si asterrà in occasione della sesta votazione, in programma tra pochi minuti. I grandi elettori non ritireranno la scheda per esprimere la propria preferenza. Italia Viva, il partito guidato da Matteo Renzi, ha invece annunciato che voterà scheda bianca, così come il Movimento 5 Stelle

Ore 15.54: i parlamentari di Alternativa e del gruppo misto hanno annunciato che anche alla sesta votazione i loro voti convergeranno sul magistrato antimafia Nino Di Matteo.

Ore 15.52: alle 16 si svolgerà un’assemblea dei grandi elettori di Fratelli d’Italia. Per la leader, Giorgia Meloni, il partito si è confermato “granitico e leale”. “Anche la Lega tiene”, ha aggiunto la Meloni, “non così per altri. C’è chi in questa elezioni, dall’inizio, ha apertamente lavorato per impedire la storica elezione di un presidente di centrodestra. Occorre prenderne atto e ne parlerò con Matteo Salvini per sapere cosa ne pensa”.

Ore 15.39: in attesa del ritorno in aula per la sesta votazione, sono in corso due distinti vertici, uno del centrodestra e uno tra il segretario del Partito Democratico, Enrico Letta, e i leader del Movimento 5 Stelle e Liberi e Uguali, Giuseppe Conte e Roberto Speranza

Ore 15.04: fumata nera al termine del quinto scrutinio per l’elezione del tredicesimo presidente della Repubblica. Il maggior numero di voti, 382, è andato alla presidente del Senato, Maria Elisabetta Casellati. Voti inferiori rispetto al numero complessivo dei grandi elettori del centrodestra, 441. Gli astenuti sono stati 406, corrispondenti al fronte composto da Partito Democratico, Movimento 5 Stelle e Liberi e Uguali. Oltre ai 382 voti ottenuti dalla Casellati ci sono i 46 ottenuti dal Capo dello Stato uscente, Sergio Mattarella, i 38 ottenuti dal magistrato antimafia Nino Di Matteo. Seguono Silvio Berlusconi con otto preferenze, Antonio Tajani e Marta Cartabia con sette, Pierferdinando Casini con sei, Mario Draghi con tre, Elisabetta Belloni con due. 11 le schede bianche, 9 quelle nulle. Alle 17 si svolgerà la sesta votazione

Ore 14.53:  A spoglio del quinto scrutinio terminato, i voti a favore di Elisabetta Casellati non superano la ‘soglia’ di 400 voti, ritenuta la minima da fonti del centrodestra ad avvio votazione.

Ore 14.30: E’ terminato il quinto scrutinio per l’elezione del presidente della Repubblica. Ha inizio lo
spoglio. La maggioranza richiesta è quella assoluta, 505 voti.

Ore 14.10: E’ terminata la prima chiama dei 58 delegati regionali. Ha ora inizio la seconda. 

Ore 13.00: Il Pd definisce inopportuno che la presidente Casellati nello spoglio odierno co-presieda lo scrutinio delle schede, “di fatto controllando i voti per sé stessa”. E ricordando come “nel 1992, quando Oscar Luigi Scalfaro si trovò in analoga condizione, si astenne dal presiedere lo scrutinio lasciando il compito al vicepresidente Rodotà”.

Ore 12.53: “Noi non partecipiamo a queste conte sulle spalle delle cariche istituzionali. E’ la ragione per cui, lo voglio spiegare a tutti i cittadini italiani, noi abbiamo deciso di astenerci. Siamo qui presenti ma in questo modo preferiamo non partecipare a una conta precipitata in questo modo. E’ una forzatura istituzionale”. Lo ha detto il leader del
M5s Giusppe Conte.

Ore 12.50: “Noi nel centrodestra ci ritroviamo alle 2 e mezza, vediamo l’esito del voto e vediamo come proseguire”, annuncia il leader della Lega Salvini.  “Abbiamo fatto la massima proposta possibile tolto il presidente Mattarella”, assicura il segretario della Lega.

Ore 12.33: “Ho appena esercitato il mio diritto-dovere di votare per scegliere un presidente all’altezza – spiega Salvini in conferenza stampa – Sono deluso, da cittadino italiano, dalla fuga della sinistra che diserta il voto. E anche le riunioni della maggioranza. Proporrò di reincontrarci prima del secondo voto del pomeriggio. Se si fugge e non si vota, la situazione non si risolve”.

Ore 12.30: “Oggi abbiamo fatto la massima proposta possibile tolto il presidente Mattarella”. Così il leader della Lega, Matteo Salvini in conferenza stampa a Montecitorio.

Ore 12.16:  I leader di Pd, M5s e Leu, Enrico Letta, Giuseppe Conte e Roberto Speranza hanno disertato l’incontro di maggioranza proposto da Matteo Salvini. I tre leader di centrosinistra sono stati riuniti per circa tre ore nella sede del gruppo Pd alla Camera. “Consideriamo la unilaterale candidatura della seconda carica dello stato, peraltro annunciata a un’ora dalla quinta votazione, un grave errore – spiegano i tre – Per il rispetto che si deve alle istituzioni, oggi esprimeremo un voto di astensione nella formula ‘presente non votante'”.

Ore 12.13:  Si è conclusa la seconda chiama dei senatori. Ora inizia la prima chiama dei deputati.

Ore 11.20: Berlusconi invita, con un post sui social, a votare compatti la Casellati. “ll centrodestra ha trovato l’accordo
per il voto di questa mattina, su Elisabetta Casellati che da Presidente del Senato, Seconda Carica dello Stato, diventerebbe Prima Carica dello Stato. Io conosco Elisabetta Casellati da oltre 30 anni e posso garantire sulla sua assoluta adeguatezza a questo eventuale nuovo ruolo super partes. Per tale motivo mi rivolgo ai Parlamentari di tutti gli schieramenti, per chiedere loro di sostenere la Casellati”.

Ore 11.16:  I senatori del Pd, M5S e di IV non stanno rispondendo alla prima chiama.

Ore 11: Al via nell’Aula di Montecitorio la quinta votazione del Parlamento in seduta comune integrato dai delegati regionali per eleggere il presidente della Repubblica. Al banco della presidenza ci sono i presidenti di Camera e
Senato Roberto Fico e Elisabetta Alberti Casellati. Il quorum richiesto è la maggioranza assoluta dei componenti del Collegio.

Ore 10.30: Da oggi doppia votazione in Aula a Montecitorio per eleggere il presente della Repubblica. La seconda si terrà alle 17:00. L’hanno deciso i capigruppo. Domani le votazioni si terranno alle 9.30 ed alle 16.30. In ogni caso, tra una votazione e l’altra deve restare una pausa di un’ora e mezza per la sanificazione dell’Emiciclo.

Ore 9.30: Nella corsa al Quirinale il centrodestra ha scelto il suo nome: è quello di Maria Elisabetta Alberti Casellati, presidente del Senato, nonostante i dubbi della leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni: “Con questo Parlamento è impossibile decidere”, aveva osservato. Fino a ieri sera si parlava anche dell’ex ministro Frattini, tornato alla ribalta, ma ora nulla è più certo. Il centro sinistra, invece, spiega che nessun nome finora è stato fatto negli incontri su cui confrontarsi. Alle 11 si parte per il voto della quinta giornata di scrutinio, in cui il quorum è ancora del 50+1, cioè l’espressione di 505 grandi elettori.

Ore 8.30: “Mi chiedo se ho fatto bene a fidarmi, siamo stati presi in giro per tre giorni” dice il segretario dem, Enrico Letta, commentando le ipotesi di voto del centrodestra. “Abbiamo sempre lavorato per l’unità. L’impressione è che abbiano tentato di dividerci con idee fantasiose” dice entrando al vertice con leader e capigruppo Pd, M5s e Leu. “Chiederemo a Fico di arrivare almeno a due votazioni al giorno”. “Se presenteremo un nostro nome? Ne discuteremo”.
Giuseppe Conte si riserva i commenti, mentre Renzi interviene nella discussione: “Non escludo l’ipotesi che possa esservi un Mattarella bis – e aggiunge – o la vicenda si risolve nelle prossime ore o l’ipotesi è in campo con tutta la sua forza”.

Elisabetta Casellati è presidente del Senato dal 2018. E’ tra i fondatori di Forza Italia, due volte sottosegretaria alla Salute con Berlusconi, con cui è stata anche sottosegretaria alla Giustizia. Senatrice dalla fondazione del partito e vicecapogruppo vicario a Palazzo Madama.


Stefania Losito

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