Angelo Chiorazzo non molla, spinto da “Basilicata casa comune” che lo vuole alla guida della coalizione di centrosinistra per il voto del 22 aprile.
Pd e M5s a Roma sarebbero pronti a chiudere l’accordo ma nessuno nel campo largo scommette al momento sull’esito positivo della vicenda. Chiorazzo non è voluto dai 5 stelle e dal Nazareno non si disdegnerebbe un’altra soluzione per tenere insieme l’alleanza. Ma lo stesso fondatore della cooperativa Auxiliium, ha smentito “categoricamente” tale ipotesi suggerita – spiega Chiorazzo – “probabilmente da qualche mano interessata”.
Non si escludono intanto i nomi di Rocco Paternò (presidente dell’Ordine dei medici di Potenza) e Lorenzo Bochicchio (manager della sanità). Dalla Capitale potrebbe arrivare il nome di una personalità nota in Basilicata e in grado davvero di raccogliere il consenso di tutti.
Il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, ha analizzato così la situazione: “Non ho detto che Chiorazzo non sia il candidato adatto. Ho detto che serve qualcuno che aggreghi il massimo di forze politiche possibili”. Alle parole di Bonaccini ha fatto eco Roberto Morassut, componente della direzione nazionale del Pd e della presidenza del gruppo dem a Montecitorio: ci vorrebbe, per rispettare “il metodo Abruzzo”, “una scelta civica di grande profilo scientifico, di grande autorevolezza internazionale e che conosca in primo luogo la drammatica emergenza sanitaria”, senza “il timbro di nessun partito ma che al tempo stesso sia gradita a tutti. Questa figura c’è. Non ci vuole fantasia”, ha concluso.
Stefania Losito