La replica anche in Consiglio regionale del campo largo che ha appena portato il centrosinistra alla vittoria di Foggia per il momento resterà in stand by. Il tentativo di accordo che si è cercato di raggiungere nella coalizione che governa la Regione Puglia, durante una riunione di maggioranza convocata dal presidente Michele Emiliano, si è incagliato alla fine di fronte alle perplessità espresse dal capogruppo Pd Filippo Caracciolo e dai 5 Stelle. Nonostante il governatore abbia fatto notare che di fatto la questione dell’allargamento della maggioranza non esiste e che il Pd, al 99%, dirà sempre sì a livello nazionale ad eventuali accordi elettorali con Calenda e anche con Renzi, il via libera ufficiale non è arrivato. Il consiglio – ha precisato Emiliano- non è tenuto ad una simmetria ma sarebbe difficile tenere fuori Azione. La decisione è stata lasciata alla maggioranza e l’ultima parola spetterà alle segreterie politiche, che potrebbero chiedere per esempio a Calenda di uscire da amministrazioni di centrodestra come a Brindisi.
La questione avrà ripercussioni pratiche immediate. In ballo c’è il rinnovo delle presidenze delle Commissioni consiliari: Amati di Azione dovrebbe a questo punto lasciare la guida della commissione Bilancio a favore del Pd. Lo stesso accadrà per l’indipendente Antonio Tutolo, con la presidenza della commissione Affari Generali ambita da Alessandro Leoci di Con. La riunione è servita anche per cercare una maggior collaborazione fra giunta e ufficio presidenza per evitare altre figuracce sulla caduta del numero legale in consiglio e su alcune leggi, come quella sulle compensazioni energetiche, che sono rimaste bloccate per mesi.
Mauro Denigris