E’ forse la settimana più importante del governo Emiliano in Puglia. Domani, in consiglio regionale, è atteso il voto sulla mozione di sfiducia presentata dal centrodestra nei confronti del presidente della Regione. Il Movimento 5 Stelle, decisivo insieme ad Azione di Calenda, ha schierato nel weekend il leader Giuseppe Conte per chiarire le posizioni. “Il Movimento 5 Stelle non si presterà mai a iniziative strumentali del centrodestra”, rassicura, garantendo che non ci saranno sgambetti dell’ultimo minuto. Italia Viva annuncia: “Voteremo contro Emiliano”. E invita pentastellati e calendiani a “smettere di sostenere Emiliano e a passare all’opposizione se davvero volete essere credibili”.
Il gruppo di Azione, che conta tre consiglieri, si è visto accogliere, da Emiliano, le condizioni politiche poste per restare in maggioranza: rotazione dei dirigenti e dei funzionari della Regione, compresa quella simultanea e immediata dei
direttori generali delle Asl. Il presidente pugliese ha anche aperto al “patto di legalità” e al “progetto del nucleo ispettivo” avanzati dal M5s. E così Conte, da Bari, può tendere la mano: “c’è un riscontro positivo, quindi non ci sono gli elementi per offrire il destro a questa azione strumentale”. Il leader assicura una valutazione “dell’azione amministrativa a livello regionale” e aggiunge: “noi siamo corresponsabili, fieramente responsabili, di tanti progetti positivi che abbiamo avviato prima di lasciare gli incarichi in Regione”. L’assessora M5s Rosa Barone ha sì lasciato gli incarichi ma Conte sembra non voler buttare a mare il laboratorio del campo largo rappresentato dalla giunta Emiliano. Una decisione già anticipata dai 5s pugliesi e che non è frutto di un confronto tra l’ex premier e la segretaria dem Elly Schlein. Tra i due i rapporti restano gelidi. E Conte preferisce piuttosto puntare il dito contro la destra, sia a livello nazionale che locale. L’opposizione alla giunta Emiliano, attacca il leader M5s, “fa bene a non dare lezioni a nessuno perché potrei fare l’elenco dello scambio politico mafioso che riguarda le amministrazioni di centrodestra in tutta Italia”. Intervento che stimola la risposta piccata di Teresa Bellanova di Iv. “Conte – dice – continua con il suo linguaggio ambiguo, ma in realtà vuole continuare a sostenere Emiliano”. All’attacco anche il capogruppo alla Camera di FdI Tommaso Foti: “il dubbio è che quando parla di corresponsabilità, Conte si associ al sistema di potere targato PD, consolidatosi anche grazie ai silenzi dei 5 Stelle”.
Stefania Losito