Ascolta Guarda
Banner Regione Puglia 2025

Regione Puglia, l’ex presidente Fitto non causò alcun danno patrimoniale all’ente. Corte d’appello: “Utilizzo lecito del fondo”

Raffaele Fitto, quando nel 2004 era presidente della Regione Puglia, non causò alcun danno all’ente nell’utilizzo del Fondo del Presidente dal momento che le scelte sulle spese furono compiute nell’ambito dell’esercizio di un potere discrezionale, e quindi in modo non rimproverabile. E’ la sentenza dei giudici della Corte di Appello civile di Bari che, in sede di giudizio di rinvio dopo un annullamento della Cassazione, hanno rigettato la domanda risarcitoria della Regione. La vicenda risale a quando Fitto, attualmente europarlamentare di Fratelli d’Italia, era presidente, ed è uno stralcio del processo Fiorita che riguardava l’utilizzo dei 189mila euro del fondo di rappresentanza del governatore.
“Risulta ormai incontrovertibile – si legge nella sentenza – il fatto storico che l’onorevole Fitto avesse utilizzato somme del fondo di rappresentanza per realizzare finalità sia pubbliche sia indebitamente private”, ma poiché il tipo di abuso d’ufficio contestato a Fitto (dichiarato comunque già anni fa prescritto nel giudizio penale) non è più penalmente rilevante a seguito di una modifica normativa, in quanto “la gestione del Fondo del Presidente era connotata da margini di ampia discrezionalità”, di conseguenza non è possibile riconoscere un danno da risarcire.

Secondo la Regione, assistita dall’avvocato Massimo Leccese, al danno patrimoniale si sarebbero dovuti aggiungere anche altri 70mila euro di danni non patrimoniali per aver “sperperato denaro pubblico a fini palesemente extraistituzionali”. Ciò anche “al fine di alterare, in favore suo e della sua parte politica, le regole di sana competizione democratica tra i partiti in vista delle imminenti elezioni regionali, arrecando per tale via un grave danno anche di immagine alla Regione Puglia”. Secondo la Corte, a proposito del danno patrimoniale, “dopo la sopravvenuta eliminazione dalla condotta dell’onorevole Fitto dell’illiceità penale, appare dubbia l’individuazione di un residuo fatto ingiusto rilevante, non potendo ritenersi che l’indebita realizzazione di interessi privati (elettoralistici) insieme a quelli pubblici costituisca di per sè da sola un illecito civile”. Inoltre “occorrerebbe provare che le attività finanziate attraverso la condotta dell’onorevole Fitto riguardassero, ad esempio, delle spese inutili o comunque non prioritarie rispetto a spese più urgenti, oppure non equilibrate quanto ai profili del rapporto costi-benefici o qualità-prezzo o disponibilità di migliori soluzioni alternative: nessuno di tali profili è stato allegato, o tanto meno dimostrato, dall’ente”.
Quanto al danno non patrimoniale “manca la prova di tale danno effettivo perché le elezioni regionali del 2005 furono vinte dal candidato del centrosinistra, Nichi Vendola, così rendendo evidente il fatto che la sperequazione di mezzi non abbia svolto alcun ruolo inquinante della competizione, e tanto meno del suo risultato elettorale”.

I difensori di Raffaele Fitto “sottolineano con soddisfazione la qualità della decisione della Corte, che pone la parola fine su un’accusa che si protrae da diciassette anni e che, così valutata, riconosce, ulteriormente, la correttezza con la quale l’onorevole Fitto ha amministrato la cosa pubblica, durante il suo mandato di rappresentante regionale”. “Non vi fu illiceità nella gestione del fondo di rappresentanza – evidenziano i difensori – dal momento che le scelte furono tutte compiute nell’ambito dell’esercizio di un potere discrezionale, e quindi in modo esente da rimproveri. Inoltre – aggiungono i legali – la Corte ha anche ritenuto come le iniziative ritenute meritevoli di sostegno regionale non siano apparse ‘inutili o comunque non prioritarie rispetto a spese più urgenti, oppure non equilibrate quanto ai profili del rapporto costi-benefici o qualità-prezzo o disponibilità di migliori soluzioni alternative’, anche perché la Regione sul punto nulla aveva dedotto, e tantomeno provato”.

Stefania Losito

Leggerissime

Bevande gassate e snack zuccherati, oltre la metà dei bambini italiani li consumano 3 volte alla settimana

E' il report della fondazione Aletheia: le abitudini alimentari scorrette costano all'Italia 12 miliardi l'anno

 
  Diretta

Top News

Guerra Israele-Iran, l’ayatollah Khamenei torna in video: “Schiaffo agli Stati Uniti”. Trump difende Netanyahu sul processo

Per la prima volta dopo la tregua sottoscritta da Israele e Iran, la Guida suprema della Repubblica islamica, l’ayatollah Ali Khamenei, è tornata in video…

Accordo degli europei sul 5% alla Nato. Meloni: “Non toglie un euro agli italiani”. E dal documento sparisce l’ingresso di Kiev

Non si tratta di riarmo, ma di sostegno alla colonna europea della Nato. Lo spiega così la premier italiana, Giorgia Meloni, l’accordo sul 5% alla Nato…

Caro-carburanti, si attende il calo del costo della benzina dopo la tregua tra Iran e Israele

Dopo l’annuncio della tregua tra Israele e Iran, a picco le quotazioni di greggio e prodotti raffinati: si attende dunque il calo del costo dei…

“La guerra di 12 giorni è finita”, l’annuncio dell’Iran. Netanyahu: “Gloriosa vittoria”. Ma proseguono i programmi nucleari

Non solo una tregua, ma “la fine della guerra di 12 giorni imposta” da Israele, è stata annunciata in un messaggio scritto indirizzato alla nazione…

Locali

Incidente sul lavoro nel Materano: 66enne travolto da un cancello

Incidente sul lavoro questa mattina nell’area industriale di Colobraro, in provincia di Matera. A perdere la vita Franco Celano, un uomo di 66 anni del…

Malore per un operaio agricolo mentre lavora nei campi: muore 49enne ad Andria

Un bracciante di 49 anni è morto all’alba nelle campagne di Andria. Si è improvvisamente accasciato a terra, inutili i soccorsi. Sono in corso verifiche…

Furbetti del cartellino, 33 dipendenti amministrativi di una scuola superiore denunciati a Vieste

Timbravano il cartellino per segnare l’entrata sul posto di lavoro ma si allontanavano per andare al bar o a far la spesa. A Vieste, sul…

Bisceglie, timbrava il cartellino e tornava a casa: medico finisce ai domiciliari

Per mesi avrebbe timbrato il cartellino delle presenze all’arrivo in ospedale ma poi sarebbe andato via per far rientro a fine turno. Un medico in…

Made with 💖 by Xdevel