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Sanremo – Incontri con Luzi e Raige, Chiara, Moro, Ferreri e Mannoia

Nella terza giornata Sanremese di Radionorba in diretta da Piazza Colombo, a pochi metri dal Teatro Aristion, il cielo è ancora grigio ma per fortuna non piove.
Alle 11, subito dopo l’inizio della diretta, Alan e Veronica ospitano Giulia Luzi e Raige (guarda il videoche sul palco dell’Ariston hanno portato la sensualità di “Togliamoci la voglia” e ci raccontano di questa esperienza unica per entrambi. Giulia, più abituata alle telecamere e a parlare al microfono anche dopo l’esperienza di “Tale e Quale” dice: “L‘esperienza comincia dietro le quinte, è tremendo il momento prima di cominciare, quando sei lì dietro e devi girare l’angolo: manca il fiato e le gambe tremano poi entrando a sorpresa mi sono detta che questo è il mio ambiente, devo fare solo quello che faccio sempre cioè cantare e dimenticarmi di quello che c’è intorno“.
Il loro pezzo è energico e coinvolgente non vedevano l’ora di cantarlo e di scatenarci: “Oggi stiamo vedendo anche le reazioni della gente che comincia a cantarlo“. I due ragazzi non potranno eseguire la cover stasera e ci tenevano in modo particolare. Spiega Raige: “Mia madre che ora non c’è più mi ha sempre detto che sarei andato a Sanremo e mi chiedeva quale canzone avrei scelto come cover. Io le rispondevo che avrei scelto quella che a lei piaceva di più e quindi “c’era un ragazzo….” di Gianni Morandi, ma essendo a rischio eliminazione stasera non la eseguiremo e mi dispiace molto”. Per entrambi la settimana è importante perché escono i loro album. La cover, che tra l’altro era stata molto apprezzata da Gianni Morandi, sarà compresa nei due album. Giulia dice: “Mi sono davvero tolta la voglia di fare finalmente un disco, dopo due singoli andati bene e ho voluto che avesse lo stesso titolo della canzone di Sanremo per legarlo a questa mia esperienza”. Per Raige è in uscita un re-pack di “Alex”, il disco uscito lo scorso settembre che è andato molto bene e includerà la canzone di Sanremo, la cover e un duetto con Annalisa.

Chiara Galiazzo (guarda il video) è molto soddisfatta della sua esibizione di ieri sera. Alan le ricorda che un po’ di tempo fa aveva detto che per cantare “nessun posto è casa mia” al festival aveva detto che le sarebbe servito fiato e coraggio: “Io sono molto molto orgogliosa e per la prima volta dopo una esibizione mi sono riascoltata per la prima volta e ho avuto anche coraggio!
“Nessun posto è casa mia” ha tanti significati e come dice Chiara: “Non voglio essere io a dire qual è il significato della canzone, anche perché non ce n’è uno solo, ma dipende da quello che vivi in un momento. Io penso a quello che è successo a me, nel mio caso e la cosa che sento è come è cambiata la mia vita, mi sono trasferita molto giovane da un campo di provincia a Milano e dopo dieci anni canto una canzone così è una specie di coronamento”. Chiara si era presa un po’ di tempo per riflettere: “Ci è voluto un anno e mezzo in cui ho cercato di capire e mi sono detta o faccio quello che voglio fare e mostro quello che sono oppure devo capire. E c’è voluto tempo”. “Nessun posto è casa mia” è anche il titolo dell’album che esce il 24 febbraio, prodotto da Mauro Pagani che stasera accompagna Chiara sul palco durante l’esibizione della cover “Diamante” di Zucchero: “Mauro suonerà sul palco il mandolo andaluso e l’assolo di violino. Ci divertiamo!”

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L’esibizione di Fabrizio Moro (guarda il videoha meritato l’applauso dell’Ariston a metà canzone: “E quell’applauso mi ha sciolto perché sono entrato con un groppo in gola che non vi dico”, racconta ad Alan e Veronica. “Ero nella green room, dove siamo tutti noi cantanti ed ero tranquillo, mi ero ambientato, c’era una alchimia positiva ma quando metti il piede sul placo cambia tutto e non me lo so spiegare, anche perché è il quinto sanremo! E non è solo il palco di Sanremo, ma è tutta l’energia che hai: in quel momento tu stai scrivendo un pezzetto della tua storia e questa cosa ti rende vulnerabile”.

Nella canzone che porta in gara Fabrizio parla di consapevolezza e del voler prendere la vita così com’è a volte. Fabrizio risponde che: “La mia canzone è una sorta di terapia, è vero che la vita va presa così ma è molto difficile farlo, poi dipende dai giorni.”
La canzone “portami via” Fabrizio l’ha dedicata a sua figlia che ha tre anni “e che mi ha insegnato a prendere la vita con coraggio, mi ha aiutato indirettamente e senza volerlo a uscire dai momenti difficili e mi fa capire che nella vita ci vuole coraggio: è piccola e il coraggio lo mette anche se deve salire un gradino, perché i bambini sono istintivi in tutto.” Questa sera Fabrizio omaggerà De Gregori con “la leva calcistica della classe 1968”. Perché la scelta sia caduta proprio su questa canzone lo spiega lui stesso: “Dovevo scegliere quale cover fare e nell’elenco delle mie canzoni preferite c’era questa di De Gregori. Quando ho riletto il testo mi è venuta subito in mente l’immagine di mio figlio che a sette anni così piccolo va a giocare a pallone con una borsa sulle spalle che è più grande di lui e mi ha fatto subito pensare a Nino citato nella canzone“. L’album di Fabrizio Moro si intitolerà “pace” e uscirà il 10 marzo.

Che sia benedetta Fiorella Mannoia (guarda il videoche arriva con la sua serenità sul nostro truck, rasserenata anche dal suo ritorno al Festival che le sta regalando anche molte soddisfazioni, Il cardinale Ravasi ha twittato un verso della sua canzone e dice: “Sapete che me lo aspettavo? Perché è una canzone spirituale: che tu sia laico, credente, agnostico ci sono domande spirituali che comunque ti fai. E’ una canzone sulla vita, un pensiero sulla vita che è davvero così perfetta. Poi siamo noi a sporcarla: se noi scomparissimo domani il pianeta così perfetto su cui ci è concesso di vivere starebbe bene. Siamo noi che sporchiamo la vita con gelosie, sete di potere, avidità di denaro e poi a salire di livello con guerre, ingiustizie sociali. Chi ci ha donato questa vita non lo sappiamo con certezza ma forse una riflessione in un momento storico così difficile ci sta bene: anche farla per cinque minuti male non fa”.
Fiorella torna al festival dopo 29 anni: “Beh prima durava di meno, erano tre serate, poi si è esteso. Il circo mediatico si accendeva anche anni fa con la stessa intensità, ma non c’era internet, i selfie, i social”, ride. “Al festival mi ha portato la canzone che canto. Me l’ha proposta Amara che l’ha scritta con Salvatore Mineo, quando il mio disco “combattente” era già chiuso, con decisione sui singoli e video già fatti. Allora ho pensato che questa canzone che mi ha commossa al primo ascolto meritava una buona occasione, inserendola nel disco non le avrei dato il giusto risalto in quel momento. Sono arrivata qui per lei”.
Nella serata delle cover Fiorella porterà “Sempre per sempre” di De Gregori: “E’ una canzone che ho già cantato tante volte e mi rappresenta in pieno. Sono arrivata qui sentendomi anche dire che non dovevo venire perché a Sanremo ormai ci vanno quelli che escono dai talent, ma ci sono e ho scelto questa canzone che mi rappresenta e anche tanto!”

Giusy Ferreri (guarda il videoarriva in diretta augurando un solare buongiorno a tutti. A lei è toccato il compito di aprire la prima serata martedì: “Forse l’emozione sarebbe stata uguale anche se fossi uscita per ultima”, confida. Il brano con cui in gara e che ricanterà stasera per sperare di non essere definitivamente eliminata dalla gara si intitola “Fa talmente male” e sarà incluso nel suo nuovo disco “girotondo”. Giusy lo descrive come un brano “travolgente, che ha una forte carica e una forte passione sentimentale, perché descrive quelle situazioni in cui non ci si vuole arrendere ai dubbi dell’amore che arrivano anche nei rapporti più lunghi e duraturi”. Come cover aveva scelto “Il paradiso ” di Patty Pravo e la scelta l’ha motivata così: “il repertorio di Patty è tutto molto bello, questa è la canzone forse più solare e che meglio si abbinava anche al mio brano del festival“. Oltre all’uscita del disco, per Giusy arriva un periodo molto intenso e di lavoro: si esibirà live a Roma il 4 aprile e a Milano il 12 e queste due date sono solo l’inizio di un grande percorso.

Angela Tangorra

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