La terza serata del festival parla ai sentimenti degli spettatori. Lo fa con Mika e il suo discorso sulla paura di essere diverso e di chi è diverso, lo fa con Al Bano che abbraccia i suoi figli Crystel e Al Bano jr subito dopo la sua esibizione dietro le quinte. Parla ai sentimenti veri e puri con l’ostetrica più longeva d’Italia, ha 92 anni e nella sua vita lavorativa ha fatto nascere più di 7642 bambini. Invitata all’Ariston teme che una delle donne che segue e che aiuta a partorire metta al mondo la sua piccola mentre lei non c’è.
Sentimenti puri anche quelli della signora Mariuccia che a 105 anni siede in platea e intona “quel mazzolin di fiori” con il pubblico che in teatro le fa il coro: andare a vedere il festival era il suo ultimo desiderio.
L’emozione è anche quella dell’Orquesta de Reciclados da Cattura, località di Asuncion, in Paraguay, sorta intorno a una discarica. I ragazzi se non avessero l’orchestra sarebbero condannati a una esistenza marginale e suonano strumenti costruiti utilizzando materiali riciclati presi dalla discarica e girano il mondo come testimoni dell’Unicef.
I sentimenti puri e semplici dei bambini sono stati protagonisti anche durante l’esibizione del Piccolo Coro dell’Antoniano per la prima volta al festival in occasione del suo sessantesimo compleanno. I bambini hanno intanto un medley delle canzoni più belle dello Zecchino d’oro.
Maurizio Crozza stupisce il pubblico imitando Papa Francesco: riprende l’intervista del vero Papa in cui si parla della corruzione in Vaticano e ironizza sul concetto di cover: “Gentiloni è la cover di Renzi, che era la cover di Berlusconi, che era la cover di Rocco Siffredi”.
Il sentimento e l’amore per un figlio sono il messaggio che passa durante la canzone di Fabrizio Moro che interpreta “la leva calcistica della classe 1968”: la dedica al figlio Libero che ha sette anni e va a giocare a pallone. Il bimbo ricorda al padre Nino della canzone di De Gregori e la sua foto compare alle spalle di Fabrizio che lo saluta alzando il braccio al cielo quasi in segno di vittoria.
Dopo mezzanotte si sfidano i sei big a rischio eliminazione. Nesli e Alice Paba e Giulia Luzi e Raige sono eliminati.
Vince la serata delle cover Ermal Meta con “amara terra mia” di Modugno.
In apertura di serata la gara tra i giovani vede passare in finale Maldestro e Lele.
Angela Tangorra