Mancano 11 giorni all’inizio del festival di Sanremo e infuria la polemica sulla partecipazione di Junior Cally. Il rapper ventottenne tre anni fa pubblicò il brano “Si chiama gioia” uscito nel 2018. La canzone è stata messa sotto accusa perchè contiene alcune frasi che inneggiano al sessismo e in qualche modo sembrano avallare la violenza sulle donne.
Mentre i cantanti si dividono tra chi non si pronuncia in merito e chi si schiera a favore della scelta di Amadeus di voler il rapper al festival e di dire no alla censura, interviene Loredana Bertè. In un post pubblicato sui social Loredana esprime la sua richiesta ben precisa ai giornalisti che affolleranno la sala stampa del teatro Ariston durante il festival e chiede espressamente che il premio intitolato a sua sorella Mia Martini non veda tra i candidati nessun artista che “promuova attraverso i suoi testi violenza fisica o verbale verso le donne o misoginia in generale”.
Continua nel suo post Loredana: “Mia sorella è stata per anni vittima di bullismo “verbale” e non credo che avrebbe mai voluto che il suo nome venisse associato a certi “soggetti” che andrebbero SQUALIFICATI (come avvenuto di recente e giustamente in un’altra trasmissione di successo) per istigazione alla violenza sulle donne e per il pessimo messaggio che arriva ai giovanissimi. Grazie “.
Angela Tangorra