Lorenzo Fragola è stato il primo ad assaggiare il palco dell’Ariston del Festival numero 66.
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Il suo secondo Sanremo lo vede più sereno rispetto allo scorso anno. Tre singoli di successo prima del festival gli hanno fatto aver il disco di platino e “mi hanno fatto fare tante esperienze in poco tempo e mi hanno aiutato a crescere. Ho avuto più confidenza con il palco e sinceramente non so perché mi sento sereno. Ma credo che la troppa emotività ti penalizzi perché puoi perderti qualcosa”. Sul bombardamento di commenti critiche e domande a cui si è sottoposto durante la prima sera del Dopofestival dice che è un fatto positivo: “Ben venga il confronto con il giornalista anche perché lì sei faccia affaccia con chi ti critica. La cosa negativa è che sei davanti a un plotone di esecuzione. Ma comunque è
bello!”. “Infinite volte” è la canzone con cui gareggia e ha un testo importante: “il brano mi piace perché è semplice, sincero e mi piace il modo in cui l’abbiamo prodotta. Non è difficile, volevamo una canzone che parlasse di amore ma in modo semplice e vero. Non so quanto mi riguardi in modo personale, non è una storia mia con un nome e un cognome ma c’è un po’ di me dentro”. Sulla serata delle cover dice: “La serata è la più difficile. Io canto “La donna cannone” che è uno dei più bei brani di sempre. Sapevo che scegliendola avrei toccato corde delicate del pubblico ma spero che chi l’ascolta si emozioni come mi emoziono io quando la canto”.
Angela Tangorra