“Caro diario, oggi il cielo è sereno e sembrerebbe una splendida giornata, ma mi sono alzato con il magone, ho un groppo alla gola. Sapessi…. Ieri ho sentito al telegiornale che Emiliano annunciava la chiusura delle scuole e mi è venuto un colpo al cuore“.
Comincia così la lettera scritta dalla classe quarta F della scuola elementare del primo circolo Giovanni Falcone di Conversano, in provincia di Bari, dopo la notizia della chiusura delle scuole decisa in Puglia dal governatore Michele Emiliano.
Questa sera in diretta su Radionorba sentiremo il racconto della maestra Micaela Pinto, che ha accompagnato i bambini nella scrittura della lettera. Parleremo delle loro preoccupazioni e dello stato d’animo di scolari e insegnanti.
Scrivono i bambini esprimendo tutto il loro dispiacere, ma anche rabbia e preoccupazione: “Accidenti! E’ da poco che abbiamo ripreso le lezioni e adesso ripiombare nell’incubo del lockdown mi rattrista! Ora persino i rimproveri della maestra mi sembrano irrinunciabili! Come farò a stare senza i miei compagni. Sempre tra quattro mura adesso che anche palestre e piscine sono chiuse! Sempre davanti al monitor!”
I bambini, come sanno fare spesso, intravedono qualche leggero vantaggio e scrivono: “Almeno non avremo quest’odiosa mascherina!” Poi continuano: “Ci saranno le lezioni live! ha cercato di rincuorarci la maestra. Ci vedremo tutti i giorni dal vivo! Però non è la stessa cosa! sarà triste rinunciare a stare tutti insieme, mi mancherà la simpatia di Francesco, il vocio costante di Fabrizio, l’esuberanza di Michi e di Nicolas, la dolcezza di Miriangela, la timidezza di Miriana, gli occhi di Gabriele, la prontezza di Gaia, la vivacità di Giovanni e di Alessandra, la pazienza di Paolo, la disponibilità di Mina, lo sguardo sornione di Andrea, la corretteza di Luca, la riservatezza di Domenico e di Doris, la loquacità di Francesca, l’ordine e la precisione di Micaela e di Francesco. Mi mancheranno proprio tutti!!!!”
Ma, si sa, i bambini non perdono mai la speranza e ci ispirano a guardare avanti e scrivono: “Speriamo almeno che questo sacrificio serva a fermare la diffusione di questo virus, questo terribile nemico invisibile che adesso mi ha proprio scocciato!!! E che si torni a scuola al più presto e magari a Natale si possa festeggiare tutti intorno a una grande tavolata proprio come piace a me. Chissà. Ma ti tengo aggiornato, caro diario. Mi sa che ti scriverò spesso in questo periodo per tirarmi un po’ su’“.
Già, speriamo.
Angela Tangorra