La viceministra dell’istruzione Ascani ha illustrato come potrebbe essere il ritorno a scuola degli studenti italiani a settembre.
Tutti gli scenari che si stanno ipotizzato tengono conto che i bambini più piccoli hanno bisogno assolutamente di recuperare una relazione con l’insegnante in presenza. Per questo motivo elementari e medie dovrebbero, secondo il progetto del ministero insieme al comitato di esperti, tornare in classe. Molto probabilmente le classi verranno divise in due gruppi e verranno moltiplicate le attività che si fanno aggiungendo ai curricula tradizionali musica, arte e sport insieme a creatività digitale e laboratori.
Per i ragazzi della scuola superiore il viceministro ha spiegato che, vista la possibilità di gestirli anche da soli, ci sarà una parte dell’attività fatta in presenza ma la didattica a distanza continuerà a far parte del loro curriculum scolastico.
Il ministro ha specificato che è in atto un confronto con “il ministero dell’Economia per capire in che misura noi potremo contare su un ampliamento di organico. Avremo sicuramente bisogno di professionalità specializzate per le nuove attivita’. Naturalmente i Comuni hanno anche delle relazioni importanti con enti del Terzo Settore e associazioni che possono farsi carico di un pezzetto di queste
attivita’ educative, pero’ per noi conta avere un organico potenziato, perche’ naturalmente e’ quello che ci permette di organizzare piu’ attività”.
Angela Tangorra