Spazi verdi ed elementi naturali all’interno degli ambienti urbani determinano benefici economici e sanitari, incrementando le prestazioni e riducendo il rischio di disturbi psicologici con risparmi potenziali da 600 milioni di euro all’anno sulla spesa sanitaria in Italia. I dati arrivano dall’Accademia Italiana di Biofilia (Aib) e sono stati illustrati oggi alla Camera dei Deputati. Da una analisi di oltre mille pubblicazioni internazionali, è emerso che ad esempio nel settore del commercio “i negozi improntati al biophilic design (locali con ampie finestre con vista sull’esterno, abbondante luce solare, presenza di piante, forme, materiali, colori, ventilazione e profumi naturali, ecc.) registrano un incremento delle vendite fino al 20%, gli ingressi dei clienti salgono del 28% e addirittura il tempo di permanenza dei consumatori all’interno dei locali aumenta del 279%. Negli uffici che dispongono di spazi verdi invece, la produttività dei lavoratori aumenta in media dell’11%, la qualità delle performance cresce in una forbice compresa tra il 10% e il 25%; lo stress si riduce in media del 37% e l’assenteismo del 16%”. Vantaggi anche sul fronte sanitario, considerato che “le persone che vivono a ridosso di parchi o giardini, hanno un rischio ridotto del 25% di sviluppare malattie”. Rachele Silvestri, della commissione Ambiente della Camera ha sottolineato: “Dopo la pandemia, abbiamo visto come le persone hanno cambiato le proprie abitudini. Il dover vivere chiusi in casa ha scatenato in ogni persona il bisogno di avere un contatto più diretto e costante con la natura. Un contatto che ritroviamo ora negli ambiti più disparati, dai viaggi al quotidiano di ognuno di noi, alle esigenze abitative e urbanistiche”.
Michela Lopez
Foto: Pixabay