Il cantautore ha presentato “Space Cowboy”, si prepara ad arrivare al cinema con il suo film da regista e su Sanremo dice: “Da concorrente in gara? Mai!”
Tommaso Paradiso ha presentato il suo primo album da solista che si intitola “Space Cowboy”. Il cantautore romano, ex TheGiornalisti, ha parlato alla stampa e del suo progetto ha detto: “Space Cowboy è un disco in cui volevo far sentire la canzone nella sua essenza più pura, svuotata da arrangiamenti, sintetizzatori. Per realizzarlo mi sono chiesto: cosa piace a me nella musica? E questo è il risultato: ho fatto un album per sentire quello che non sento in giro”.
Il disco uscirà domani, 4 marzo e a partire dal 25 marzo sarà in tour con lo spettacolo che porta lo stesso nome del disco. Sono tante le citazioni, nei testi e nella musica del disco, di artisti, della musica e non solo. Si va da Carlo Verdone ai Kasabian, da Vasco agli Strokes. La citazione degli artisti preferiti e di riferimento non è una cosa nuova per Tommaso Paradiso che ha detto: “ “Ho scopiazzato qua e là senza remore, del resto tutti gli artisti che amo, da Tarantino a Picasso, hanno molto copiato e citato. È strano come le cose che mi piacciono di più sono quelle che me ne ricordano altre”.Di “Space cowboy”, il brano che da’ il titolo all’intero lavoro, ha detto: “ben rappresenta il manifesto del disco ed è quello che sono io in questo momento. È il mio testamento – spiega il cantautore romano che si commuove al pensiero di un amico scomparso recentemente -. La voglia di fare l’americano, ma nel cuore c’è Vasco. L’America è sempre un orizzonte per noi, è il sogno, ma il disco afferma anche tutta la mia fierezza di essere nato nella melodia e nella drammaturgia italiana. Siamo tutti figli di Lucio Dalla che guardiamo da sognatori all’America”.
Presentando il disco, Paradiso ha fatto un riferimento alla sua vociferata partecipazione al festival di Sanremo. Il suo nome era stato fatto, secondo le sue parole, inspiegabilmente. – “Da concorrente non andrò mai in gara a Sanremo. In generale non farò mai una gara canora. Io non ci ho mai pensato: non so come sia uscito il mio nome, ha dichiarato.
Il cantautore ha anche fatto una precisazione sull’uso del playback in gara, in articolare per tutelare gli interpreti più “deboli. “È il festival della canzone italiana. O siamo a The Voice e valutiamo interpretazione o valutiamo il brano. Bisogna stare attenti a votare la canzone e non l’interpretazione, perché magari qualcuno ha un brano che poi va fortissimo, ma si fa prendere dall’emozione. Vedi il successo di
Tananai. Quindi perché no il playback? Tanti interpreti non sono troppo all’altezza di quel palco. La musica va fatta dal vivo, ma magari arriva il ragazzino e viene ucciso dall’odio dei social perchè stona”, ha detto. Paradiso, subito dopo .la conclusione del festival di Sanremo, aveva elogiato il podio composto da Mahmood&Bloanco, Elisa e Morandi e aveva scritto in una delle sue storie “Occhio a Tananai”, artista che si era classificato ultimo ed era stato molto criticato perché aveva steccato in una delle sue esibizioni. La rete lo aveva attaccato e Paradiso aveva dovuto spiegare ai followers che la canzone di Tananai aveva una costruzione perfetta ed era destinata a funzionare. Le classifiche e il web gli hanno, infatti, dato ragione.
Angela Tangorra