In Salento la Guardia di Finanza sta indagando su 34 persone per un presunto sistema per evadere l’Iva e le imposte dirette. Tra gli indagati c’è anche una commercialista, interdetta dall’esercizio della professione dallo scorso settembre, ritenuta l’ideatrice del meccanismo di frode.
Gli altri indagati sono titolari di imprese, cui viene contestata l’evasione dell’Iva e delle imposte dirette grazie alla connivenza con la commercialista.
Il danno all’Erario, accertato al 31 dicembre 2018, sfiorerebbe i cinque milioni di euro. Le persone e le imprese coinvolte sono 117.
Secondo gli inquirenti si sarebbero verificate indebite compensazioni d’imposta con crediti inesistenti, l’utilizzo o l’emissione di fatture per operazioni inesistenti, l’interposizione fittizia di quote o l’amministrazione di società mediante l’interposizione di persone o liquidatori di comodo e false cessioni di quote societarie: alcune società formalmente regolari risulterebbero cedute a prestanome operanti nel Napoletano e utilizzate per il ricorso illecito al credito bancario.
Tra le ipotesi di reato su cui si sono concentrate le indagini vi sono anche presunti illeciti in materia fallimentare, tra cui bancarotta e distrazione del patrimonio aziendale.
Gianvito Magistà