Il multimiliardario Elon Musk, patron di Tesla e Space X, ha annullato l’accordo d’acquisto di Twitter fissato a 44 miliardi di dollari. In una lettera pubblicata dall’autorità di vigilanza della borsa statunitense Sec, i suoi legali sostengono che il social network non avrebbe rispettato gli impegni presi, in particolare non fornendo tutte le informazioni richieste sul numero di account non autentici e sullo spam che, secondo Musk, sono circa il 5% degli iscritti alla piattaforma. Numero contestato da Twitter. Il multimiliardario e il suo team ritengono che questo influisca sulla redditività e sul valore dell’azienda. Per settimane gli esperti si sono chiesti se Elon Musk volesse ritirare la sua offerta o rinegoziare il
prezzo al ribasso. Ponendo fine al suo impegno di acquistare Twitter, l’uomo d’affari si espone a un’importante azione
legale. Entrambe le parti hanno concordato di pagare una commissione di risoluzione fino a 1 miliardo di dollari in
determinate circostanze.
Elon Musk difende una moderazione dei contenuti meno rigida e il ritorno di personaggi esclusi per aver infranto le regole, come l’ex presidente Donald Trump. La sua visione si scontra con quella di molti dipendenti di Twitter, associazioni e rappresentanti eletti democratici, che invece chiedono ai social network di combattere meglio l’hate speech, le molestie e la disinformazione, nell’interesse degli utenti e della democrazia. Su Twitter, dove è seguito da 100 milioni di persone, l’imprenditore ha aumentato le critiche e gli attacchi al social network, arrivando a prendere in giro pubblicamente i dirigenti dell’azienda.
Intanto in Borsa le azioni di Twitter Inc. sono crollate del 9%, nel trading post-chiusura, dopo che Musk ha annunciato di aver ritirato la sua offerta. Tesla è salita del 5,5%.
E Twitter annuncia battaglia legale.
Stefania Losito