L’ambasciatore della Federazione russa in Italia, Sergey Razov, si è detto preoccupato per l’invio di armi italiane in Ucraina. “Saranno utilizzati per uccidere cittadini russi” ha detto. “Voglio ricordare – ha continuato l’ambasciatore – che la decisione è stata presa quando è iniziata la prima tappa delle trattative: i fucili vengono distribuiti non solo tra i militari, ma anche tra i cittadini e non si capisce come e quando saranno usati”.
Per quanto riguarda la minaccia nucleare, Razov ha detto che non esiste da parte di Mosca. Si tratta solo di riflessioni in caso di minacce per la sicurezza della Federazione russa.
Intanto è polemica tra la Nato e la Cina, che respinge e rimanda al mittente le accuse di amplificare le false narrazioni della Russia sulla guerra in Ucraina. “Sono fatte da coloro che gettano benzina sul fuoco per alimentare problemi – ha commentato un portavoce della rappresentanza permanente cinese presso l’Ue – le bugie rimarranno sempre bugie e ciò che è falso non può diventare realtà”.
Gianvito Magistà
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