Prosegue la guerra in Ucraina. Bombardato dall’esercito russo il distretto di Nikopol, nella zona della centrale nucleare di Zaporizhzhia: danneggiati gasdotti e le reti elettriche. Bombardata per 28 volte in 24 ore anche la regione meridionale di Kherson, l’esercito russo ha colpito il centro clinico oncologico.
Secondo la BBC, la Russia sta consolidando la sua presenza militare nella città portuale ucraina di Mariupol, catturata nei mesi scorsi, costruendo una grande base militare. Lo mostrano le foto satellitari rilasciate dalla società di osservazione della Terra Maxar. Le foto mostrano un nuovo complesso a forma di U vicino al centro della città. Sul tetto si vede la stella rossa, bianca e blu dell’esercito russo, con lettere che riproducono la scritta: “Dall’esercito russo al popolo di Mariupol”.
Lunedì 5 dicembre è il giorno in cui entra in vigore l’embargo Ue alle importazioni (via mare) di petrolio russo e, stando alle stime della Commissione, circa il 94% del greggio di Mosca destinato all’Europa sarà bloccato. Il 5 febbraio sarà poi la volta dei prodotti petroliferi raffinati. Sempre lunedì entrerà in vigore il tetto ai prezzi del greggio concordato col G7 (più l’Australia). “La Russia – precisa un alto funzionario Ue – dipende dai servizi vari legati al G7 plus, come trasporto, assicurazioni o finanziamenti, per muovere 1 milione di barili al giorno: sarà difficile per loro trovare alternative nel breve-medio termine”. L’ ira di Mosca contro Ue e G7: ‘Non accetteremo il price cap’.
Intanto è stato fermato a Londra l’oligarca russo Mikhail Fridman. La National Crime Agency (NCA) ha fatto sapere di aver arrestato e rilasciato su cauzione l’oligarca russo con l’accusa di riciclaggio di denaro, cospirazione per frodare il Ministero dell’Interno e cospirazione per falsa testimonianza. Il miliardario, nato in Ucraina e trasferitosi in Russia, è co-fondatore di LetterOne, una società di investimento internazionale con sede in Lussemburgo, di Alfa Group, e di Alfa-Bank, una delle più grandi banche private russe. Tra gli oligarchi russi, è stato il primo a esprimere contrarietà verso la guerra contro l’Ucraina. Secondo Forbes, era il settimo russo più ricco al mondo nel 2017, sceso poi all’11esimo posto nel 2020. Il suo patrimonio è stimato di circa 15 miliardi ed è stato colpito dalle sanzioni decise contro la Russia il 15 marzo.
Michela Lopez