Scontri sempre più feroci nei dintorni di Maripol. I russi hanno sequestrato un convoglio umanitario e in città ci sono centomila persone senza cibo e acqua. Fonti qualificate segnalano lo sgancio di bombe al fosforo bianco su Hostomel e Irpin, vietate dalle Convenzioni di Ginevra. Dagli Stati Uniti il presidente americano Biden rincara la dose e reputa concreto l’utilizzo di armi chimiche da parte di Mosca, che in giornata ufficializza l’espulsione dei diplomatici statunitensi.
Sulla terraferma, nel 29esimo giorno di combattimento, altri due bambini ucraini hanno perso la vita, colpiti dall’artiglieria nemica a Rubizhne nel distretto di Luhansk. Mentre potrebbe arrivare a 40mila il numero di soldati russi morti, feriti, presi prigionieri o dispersi nella guerra in Ucraina, scrive il WSJ citando un dirigente della Nato.
Nel tentativo di fermare Putin, il presidente americano Biden chiede all’Europa di approvare nuove sanzioni. Incontra, però, l’opposizione di alcuni stati membri, in particolare di quelli dipendenti dal petrolio e dal gas russo.
In giornata, da Mosca arriva un altro attacco all’occidente: il presidente Putin non accetterà dollari, solo rubli per il pagamento del gas. La Germani replica per voce del ministro dell’Economia Robert Habeck: è violazione del contratto.
Michele Paldera