È di almeno 10 morti e oltre 40 feriti il bilancio provvisorio del bombardamento russo su un centro commerciale di Kremenchuk, nell’Ucraina centrale. A riferirlo Dmytro Lunin, governatore di Poltava, che citato dai media ucraini ha fatto sapere che il conteggio delle vittime potrebbe crescere ulteriormente. All’interno della struttura, a quanto si è appreso, c’erano più di mille civili. “Siamo vivi!”, hanno urlato alcune persone in un video girato all’interno del centro commerciale. “La Russia è una disgrazia per l’umanità e deve affrontarne le conseguenze”, ha scritto su Twitter il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, aggiungendo che la risposta dovrebbe consistere in “più armi pesanti per l’Ucraina, più sanzioni alla Russia e più imprese che lasciano la Russia”. A Mariupol trovati oltre 100 cadaveri sotto le macerie, mentre il governatore del Lugansk ha invitato i cittadini di Lysychansk a lasciare la città. Dalla Bielorussia sono invece partiti 20 vagoni di munizioni verso la Russia.
Intanto, nella dichiarazione finale del G7 in corso in Germania, la presidente della Commissione europea, Ursula Von der Leyen, ha ribadito il sostegno all’Ucraina fino a quando sarà necessario. “Noi”, si legge, “siamo impegnati ad aiutare l’Ucraina per la fine della guerra, a difendersi e a scegliere il suo futuro”. “Putin non deve vincere”, ha aggiunto il presidente del Consiglio italiano, Mario Draghi. Al vertice di Madrid, invece, la Nato ha fatto sapere che intende approvare il più importante rafforzamento dalla fine della Guerra Fredda portando le forze di intervento rapido oltre le 300mila unità. Ad annunciarlo è stato il segretario generale Stoltenberg.
Vincenzo Murgolo