“La Russia è aperta al dialogo con chiunque chieda la pace”. Lo ha dichiarato il presidente russo, Vladimir Putin, che a San Pietroburgo ha incontrato una delegazione di capi di Stato africani presenti ieri a Kiev, i quali hanno presentato al numero uno del Cremlino un piano per avviare la pace. Putin ha poi ricordato che Kiev aveva già siglato, a fine marzo dello scorso anno a Istanbul, un accordo per il cessate il fuoco con Mosca, ma che dopo il ritiro delle truppe russe dalla regione di Kiev il governo ucraino lo ha gettato “nella pattumiera della storia”. “È arrivato il momento di avviare i negoziati e mettere fine alla guerra”, ha dichiarato il presidente sudafricano, Cyril Ramaphosa.
Intanto il consigliere dell’ufficio presidenziale ucraino, Mykhailo Podolyak, ha dichiarato che la delegazione dei leader africani, nella sua visita di ieri a Kiev, “era interessata solo a sospendere il mandato di arresto di Vladimir Putin da parte della Corte penale internazionale”. Da Washington il presidente americano, Joe Biden, ha condannato il dispiegamento di armi nucleari in Bielorussia. Sull’adesione dell’Ucraina alla Nato l’inquilino della Casa Bianca ha spiegato che Kiev “deve soddisfare gli stessi standard” e che il governo americano non la renderà più facile.
Vincenzo Murgolo