Secondo le autorità ucraine, tutti i civili sono stati evacuati dall’acciaieria Azovstal di Mariupol. Tutte le donne, i bambini e gli anziani, a quanto si apprende, sono stati tratti in salvo. Intanto il presidente della Duma russa, Vyacheslav Volodin, ha accusato gli Stati Uniti di partecipare attivamente alle ostilità in Ucraina. Washington, secondo Volodin, non si limiterebbe alla fornitura di armi e attrezzature, ma coordinerebbe e svilupperebbe le operazioni militari per conto del “regime nazista di Kiev”. Il presidente americano Biden ha intanto ammonito i vertici di Difesa e servizi segreti sui rischi legati alle fughe di notizie. Sul fronte bellico, intanto, l’Ucraina ha lanciato la propria controffensiva a Kharkiv, mentre la Russia ha lanciato quattro missili sull’Oblast di Odessa, ma al momento non si segnalano vittime. Una nave russa di classe Serne sarebbe invece stata colpita e distrutta da unità ucraine nelle acque del mar Nero, vicino l’isola di Snake.
La Nato, per voce del proprio segretario generale, Jens Stoltenberg, ha fatto sapere che i propri membri “non accetteranno mai l’annessione illegale della Crimea. Per il ministro degli Esteri italiano, Luigi di Maio, il presidente ucraino Zelensky “ha fatto un’apertura importantissima” in quanto “dopo aver aperto sulla neutralità dell’Ucraina, ha detto che è disposto a considerare la Crimea fuori dall’accordo di pace”.
Intanto il Programma alimentare mondiale (Pam) ha lanciato un appello per la riapertura dei porti dell’Ucraina per scongiurare l’incombente minaccia di carestia. “I porti nella zona di Odessa”, ha spiegato l’ente, “devono essere riaperti con urgenza per evitare che la crisi globale della fame sfugga al controllo”. Gazprom ha invece scritto agli acquirenti europei, assicurando che possono pagare il gas senza violare le sanzioni internazionali che impongono di non eseguire transazioni con la banca centrale russa.
Vincenzo Murgolo