E’ una giostra simile ai “Muri della Morte” l’esperimento pubblicato sulla rivista Royal Society Open Science
Sarà una giostra a mantenere in forma gli astronauti che vivranno sulla Luna per lunghi periodi, contrastando gli effetti dannosi che la microgravità ha sul corpo umano: il sistema, sviluppato da ricercatori dell’Università di Milano, sarà simile ai cosiddetti Muri della Morte, dove si esibiscono i motociclisti, e consentirà di correre orizzontalmente sulla parete verticale di un cilindro, permettendo ai futuri astronauti di mantenersi allenati proprio come sulla Terra. L’esperimento è stato pubblicato sulla rivista Royal Society Open Science.
I ricercatori, guidati da Alberto Minetti, hanno dimostrato che un modo per correre sulla Luna c’è, utilizzando le pareti
dei moduli abitativi che saranno proprio dei cilindri circolari, e saranno sufficienti due sessioni di allenamento da pochi
minuti al giorno. “Sulla Terra, per un uomo è impossibile correre dentro questi cilindri perché la potenza muscolare della corsa è insufficiente a raggiungere prestazioni tali da contrastare la gravità terrestre e rimanere ‘attaccati’ alla parete”, dice Minetti. “Nella nostra sperimentazione, invece, abbiamo simulato le condizioni di gravità lunare, che è un sesto di quella terrestre. Abbiamo noleggiato un’attrazione simile a quelle che si trovano al Luna Park, ribattezzata ‘M-Wall’ su suggerimento dell’Agenzia Spaziale Europea, e un braccio telescopico per edilizia estensibile fino a 40 metri di altezza. A questo braccio – continua il ricercatore – abbiamo sospeso alcuni volontari con un’imbragatura a bande elastiche, tese al punto di eliminare i cinque sesti del peso corporeo. Dopo una breve familiarizzazione, i volontari sono riusciti a correre orizzontalmente ad altezza costante sul muro verticale, proprio come i motociclisti acrobatici sulla Terra – conclude Minetti – con una velocità dai 19 ai 22 chilometri all’ora”.
Stefania Losito
(foto in copertina dal sito ufficiale royalsocietypublishing.org)