Pfizer ha annunciato di aver chiesto l’autorizzazione d’emergenza alla Food and Drug administration (Fda) per il suo siero contro il covid per i bambini dai 6 mesi ai 5 anni, fascia non ancora protetta dalla vaccinazione contro la malattia. In caso di approvazione, si tratterebbe del primo vaccino negli Stati Uniti per questa fascia di età. E proprio tra i bambini da zero e cinque anni sono cresciuti in Italia nelle ultime quattro settimane i ricoveri in area medica e rianimazione, secondo i dati forniti dall’Associazione degli ospedali pediatrici italiani (Aopi) che rilancia l’invito ai genitori a vaccinarsi per proteggere i più piccoli e a vaccinare i bimbi tra i 5 e gli undici anni per i quali è già arrivata l’approvazione dall’Agenzia europea del farmaco (Ema) e dall’Aifa italiana.
Anche il vaccino Pfizer presentato all’attenzione della Fda seguirà la stessa procedura e, se verrà approvato dall’ente statunitense, sarà poi sottoposto agli scienziati dell’Ema e all’ente regolatorio italiano.
Per i bambini dai sei mesi ai cinque anni si userà una dose pari a un decimo di quelle usate per gli adulti e il ciclo comprenderà in un primo momento due inoculazioni. L’azienda farmaceutica nel mentre continuerà a studiare l’efficacia di tre dosi dello stesso vaccino poiché, stando a quanto ha riferito una fonte al Washington Post, solo due somministrazioni non avrebbero indotto una risposta immunitaria sufficiente. “Sappiamo che due dosi non sono abbastanza – ha detto la fonte – ma l’idea è di iniziare l’analisi dei dati sull’uso di due dosi, aspettando i risultati dei test sulla terza dose, in arrivo probabilmente per la fine di marzo”.
Anna Piscopo