Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità la variante Omicron del Covid potrebbe avere gravi conseguenze. “La probabilità di una potenziale ulteriore diffusione di Omicron a livello globale è elevata” spiega l’OMS in un documento. “È importante avere più informazioni su questa variante e tutte le equipe mondiali devono lavorarci su” ha detto Sylvie Briand, direttrice del dipartimento della gestione dei rischi epidemici all’OMS.
“Mi aspetto che supereremo oltre 10.000 casi al giorno entro una settimana” ha fatto sapere Salim Abdool Karim, un famoso epidemiologo del Sudafrica, nazione dove è stata scoperta la variate.
Intanto l’Italia è in prima linea contro Omicron. Infatti sarebbe pronto un vaccino progettato in maniera specifica per questa variante e si prevede di poter cominciare i test preclinici fra alcune settimane. Lo ha reso noto l’azienda biotech Takis che, in collaborazione con la Rottapharm Biotech, è al lavoro sul vaccino Covid-eVax, sperimentato nella fase 1 sull’uomo.
Il vaccino contro l’Omicron è un vaccino di seconda generazione, basato cioè sulla stessa piattaforma del vaccino Covid-eVax. La stessa piattaforma è stata finora adattata alle varianti Alfa, Beta, Gamma e Delta e sperimentata con successo negli animali.
Il coordinatore del Comitato tecnico scientifico, nonché presidente del Consiglio Superiore di Sanità, Franco Locatelli, ha provato a rasserenare gli animi. “Preoccupati per questa variante mi sembra un termine largamente eccessivo. Ha avuto una diffusione importante in Sudafrica – ha spiegato – ma il tempo che ci ha messo per diventare predominante è largamente ridotto rispetto alle altre varianti. C’è stato un incremento del 260% dei casi e questo supporta una maggior contagiosità. Ma non c’è nessuna evidenza che possa provocare malattia più grave o sfuggire all’effetto dei vaccini in maniera importante. I vaccinati sono protetti largamente” ha detto.
Gianvito Magistà