Prodotti congelati al posto di quelli freschi, finto parmigiano dop, un bagno della palestra trasformato in deposito stoviglie ed utensili da cucina in una scuola di Potenza, persino una ‘pasta e patate’ senza patate somministrata agli alunni di un istituto della provincia di Caserta. Sono solo alcune delle irregolarità riscontrate dai carabinieri del Nas nei controlli effettuati nelle mense scolastiche di tutta Italia. Stop immediato anche per il centro cottura fornitore di un plesso scolastico a Bari: gravi le carenze igienico sanitarie e strutturali individuate.
Una serie di controlli operati dal Comando Carabinieri per la Tutela della Salute, d’intesa con il Ministero della Salute, in 1.058 aziende di ristorazione di tutta Italia operanti all’interno di mense scolastiche di ogni ordine e grado, dagli asili nido fino agli istituti superiori, ha evidenziato irregolarità in circa un terzo di esse (341), accertando 482 violazioni penali e amministrative, con sanzioni pecuniarie per 240 mila euro, contestate a causa di violazioni nella gestione degli alimenti e nelle condizioni igieniche nei locali di preparazione dei pasti.
Sono 14 le mense scolastiche e i centri cottura, sia pubblici che privati, delle province di Bari e Bat ispezionate, sanzionate e segnalate alle Asl di riferimento dal comando dei carabinieri per la tutela della salute, durante
controlli effettuati d’intesa con il ministero della Salute. Le sanzioni amministrative elevate sono pari a 15 mila euro.
In un istituto paritario di Bergamo, i Nas hanno riscontrato l’impiego di pasta fresca scaduta e farine con termine di
conservazione oltrepassato da un anno. Nel corso di tre ulteriori controlli nelle mense di altrettanti plessi scolastici
della provincia, sono state accertate condizioni igieniche carenti, utilizzo di cibi scaduti e presenza di generi
alimentari mal congelati. I Nas di Treviso hanno sequestrato 40 kg di carne, ortofrutta e latte, in parte scaduti ed in parte conservati in confezioni anonime: al gestore del locale sono state contestate gravi carenze igienico-sanitarie. Nella mensa di una scuola primaria della provincia di Pavia sono state constatate infiltrazioni d’acqua, presenza di muffe, pannelli del soffitto divelti. A Sassari la legale rappresentante di una cooperativa gerente la mensa di una scuola dell’infanzia è stata deferita per aver detenuto e somministrato agli alunni alimenti di qualità differente da quelli previsti dal contratto d’appalto del servizio: merluzzo e carne precotti e congelati in luogo di quelli freschi, uova generiche al posto di quelle biologiche. I Nas di Napoli hanno sospeso l’attività di somministrazione e vendita di alimenti e bevande del punto ristoro di un liceo classico di Napoli dove sono state riscontrate pessime condizioni igieniche con riferimento alle attrezzature ed agli ambienti di stoccaggio e somministrazione dei cibi. Sequestrato mezzo quintale di prodotti dolciari e generi alimentari.
Nel corso dell’ispezione in un laboratorio di produzione pasti della ditta aggiudicataria del servizio di refezione scolastica di un asilo di Catania si è proceduto al sequestro di 17 kg di preparato alimentare privo di indicazione di provenienza, utilizzato per la panatura degli alimenti. Contestata anche la presenza di prodotti carnei decongelati senza controllo della temperatura. Nel refettorio di un altro istituto comprensivo scolastico di Catania sono state sequestrate alcune confezioni termosaldate di pasti, a causa della presenza di corpi estranei come capelli.