Si è detta soddisfatta la premier, Giorgia Melon, di rientro dal Consiglio europeo. Soddisfazione sia per il lungo bilaterale con il presidente francese Emmanuel Macron – “c’è voglia di collaborare” – ha commentato – sia per “il cambio di passo” dell’Unione europea sui migranti. “Forse –ha spiegato- non sono tutti consapevoli dei rischi che si stanno correndo rispetto alla Tunisia e della necessità di sostenere una stabilità in una nazione che ha forti problemi finanziari e che se non dovessimo affrontare quei problemi rischia di scatenare un’ondata migratoria oggettivamente senza precedenti”.
La premier è tornata poi a frenare sul Mes: “Ci sono strumenti più efficaci come l’unione bancaria”. Giudizio positivo sulle conclusioni anche per quanto riguarda la “materia della governance. “Se l’Unione lavora sulla transizione ecologica – ha dichiarato- se lavora sulla transizione digitale, se lavora sul sostegno all’Ucraina, poi deve tenere in considerazione quegli investimenti nelle sue regole di governance”.
Anna Piscopo