
Il maltempo sta provocando incidenti e drammi in Italia, in particolare in Emilia Romagna dove dalla scorsa notte non smette di piovere, in particolare nelle province di Ravenna e Bologna. Un uomo di 80 anni è morto infatti a Castel Bolognese, in provincia di Ravenna, travolto dalle acque del Senio esondato. Secondo quanto appreso, era in bicicletta e avrebbe percorso una strada chiusa. Il decesso sarebbe sopravvenuto per annegamento. A Fontanelice, vicino Bologna, è crollata un’abitazione per uno smottamento ed una persona è rimasta intrappolata sotto l’ondata di fango, senza sopravvivere. Si è ampliata la zona allagata per la rottura dell’argine del Sillaro a Conselice e a Bagnacavallo è esondato il Lamone a Boncellino. Scuole chiuse per precauzione a Faenza, Castel Bolognese, Selva e San Martino di Molinella, dove è tracimato il Quaderna. Oltre 250 evacuati nel Ravennate. Sospesa la circolazione ferroviaria fra Faenza e Forlì, Russi e Lugo, Russi e Granarolo e fra Lavezzola e Mezzano.
Frane e allagamenti anche nei comuni di Dovadola e Modigliana dove è stato necessario evacuare 12 persone. Interventi anche a Cesenatico, per liberare scantinati e piani terra dall’acqua piovana accumulata.
“Mi ha chiamato il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, si è informato sulla situazione e ha espresso vicinanza alle popolazioni colpite, a tutti i sindaci, ai volontari e alla protezione civile. In precedenza ho sentito anche la premier Giorgia Meloni che ci ha garantito tutto il sostegno possibile”. Lo ha detto il presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini, secondo cui si tratta di un’ondata di maltempo senza precedenti.
Intanto Bonaccini fa sapere che è già al lavoro “per chiedere la dichiarazione dello stato di emergenza nazionale: faremo tutto ciò che serve per garantire assistenza e sostegno alle persone coinvolte, per i danni e le conseguenze del maltempo che si è abbattuto sulla nostra regione, in particolare la Romagna”.
Il ministro per la Protezione civile, Nello Musumeci, ha firmato il decreto di mobilitazione straordinaria per l’Emilia Romagna. “Ho così accolto la richiesta del presidente di quella Regione a seguito degli eventi calamitosi che hanno colpito in particolare nelle ultime 48 ore le province di Bologna, Forlì-Cesena, Modena, Ravenna e Ferrara. Per fronteggiare la situazione emergenziale, il nostro dipartimento assicura il coordinamento dell’intervento del Servizio nazionale della Protezione civile, a supporto delle strutture regionali. Al tempo stesso, desidero esprimere il cordoglio mio personale e del governo alle famiglie delle vittime coinvolte in questa ennesima tragedia”, ha detto il ministro.
Anche se il peggio sembra passato, in Emilia-Romagna ci saranno ancora 24 ore di attenzione. Lo ha detto Irene Priolo, vicepresidente e assessore alla protezione civile dell’Emilia-Romagna che sta coordinando i soccorsi nella sede operativa della protezione civile. “E’ stata una situazione particolare – ha detto – l’eccezionalità è data dal fatto che ci sono stati 13 fiumi in allerta rossa con gli affluenti del Reno che sono tracimati perché non sono riusciti a ricevere l’acqua caduta. Attualmente la situazione più preoccupante è quella del Lamone. Abbiamo evacuato più o meno 500 persone. A questa situazione si è aggiunta quella delle frane in Appennino che ha provocato difficoltà anche alla circolazione stradale. L’emergenza non è conclusa perché le piene continuano ad essere persistenti e i tempi di svuotamento non rapidissimi”.
Il maltempo anche in Puglia sta creando disagi: il Salento è flagellato da tre giorni da pioggia e vento. Nelle ultime ore la buriana ha causato danni in tutta la provincia. Numerosi alberi sradicati tanto da richiedere l’intervento dei vigili del fuoco per liberare strade e rotaie ferroviarie. Nel comune di Diso sono state abbattute le luminarie della festa patronale dei Santi Filippo e Giacomo. interventi per cadute di alberi e cavi dell’illuminazione anche sulla provinciale Minervino-Specchi, sulla Presicce-Acquarica, sull’Alezio- Taviano, sulla Miggiano-Lucugnano.
A Santa Maria di Leuca, nei pressi di punta Ristola, una barca a vela, senza persone a bordo, è finita contro gli scogli. Presumibilmente era stata usata per il trasporto di migranti e poi lasciata andare alla deriva. Sempre a Santa Maria di Leuca il mare in burrasca ha provocato danni ingenti ad alcuni lidi. Completamente devastato ‘Lido Giulia’, appena allestito per l’inizio della stagione estiva. A Minervino di Lecce, invece, la pioggia ha causato smottamenti, allagamenti e crolli nel cimitero comunale.

Michela Lopez