Gli stadi italiani passerebbero da 10 a cinque, quasi sicura l’esclusione del San Nicola di Bari
L’Italia è sempre più vicina ad ospitare gli Europei di calcio 2032, ma non da sola, bensì insieme alla Turchia.
Le due federazioni calcistiche, uniche candidate, dopo vari incontri hanno deciso di non darsi battaglia e di unirsi nell’organizzazione del torneo continentale, visto il successo ottenuto già in passato da questa formula e in vista dei prossimi Mondiali in Canada, Messico e Stati Uniti nel 2026.
La proposta è stata inoltrata alla UEFA, che a questo punto il prossimo 10 ottobre anziché assegnare l’Europeo a una nazione o all’altra, deciderà se accettare o meno la candidatura congiunta di Italia e Turchia. Viste le premesse e l’assenza di altre nazioni candidate, sembra difficile un passo indietro da parte della federazione europea.
“Siamo di fronte ad una svolta storica che ha come obiettivo la valorizzazione del calcio continentale – ha detto il presidente della FIGC Gabriele Gravina –; il progetto, oltre ad avvicinare due realtà consolidate nel panorama calcistico europeo, esalta i valori di amicizia e cooperazione, coinvolgendo due mondi contraddistinti da profonde radici storiche, due culture che, nel corso dei millenni, si sono reciprocamente contaminate influenzando in maniera sostanziale la storia dell’Europa mediterranea. Il calcio vuole essere un ponte ideale per la condivisione delle passioni e delle emozioni legate allo sport”.
La candidatura sarebbe completamente a metà e anche i comitati organizzatori resterebbero separati. Pertanto cambierà anche il numero degli stadi coinvolti e la programmazione del calendario del torneo. Nella propria candidatura, l’Italia aveva già selezionato dieci città ospitanti (Milano, Torino, Verona, Genova, Bologna, Firenze, Roma, Napoli, Bari e Cagliari) che diventerebbero soltanto cinque. A questo punto la scelta dello stadio San Nicola di Bari sarebbe molto a rischio. Dando per scontate le conferme di Roma, Milano, Torino e Napoli, città con stadi già abituati alle competizioni internazionali, le chance che Bari superi le altre concorrenti per l’ultimo posto disponibile (il Ferraris di Genova e il Franchi di Firenze in particolare) sono molto scarse.
Gianvito Magistà